domenica 28 febbraio 2021

- IL CAVALLO E L' ASINO - ESOPO -

 - IL CAVALLO E L' ASINO - ESOPO -


- IL CAVALLO E L' ASINO - ESOPO -
- FANTASY HOUSE SARA -


C’erano una volta un cavallo e un asino che vivevano nella stessa stalla.

Il loro padrone voleva bene ad entrambi, e non mancava mai di attenzioni verso ciascuno di loro.

Però, quando si trattava di portare i sacchi di farina da vendere giù al mercato, sulla groppa del cavallo, fiero ed altezzoso, ne caricava solo un paio, mentre sulla groppa dell’asino buono e mansueto, ne caricava molti di più.

All’asino andava bene così, lui ci era abituato e sapeva che quello era il suo lavoro. In più ammirava veramente la bellezza del cavallo, e quindi si era convinto che fosse giusto preservare il suo splendore non caricandolo di troppi pesi.

Un giorno però, andando al mercato, il loro padrone non si rese conto di aver caricato troppo l’asino, così che dopo pochi chilometri l’asino cominciò a camminare con fatica.

Il padrone purtroppo era tutto preso dal parlare con un suo amico che faceva la stessa strada, e non si rese conto di quanta fatica facesse l’asino, così l’asino si rivolse al cavallo.

– Cavallo, amico mio – disse l’asino – mi potresti dare una mano? Ho il fiato corto e faccio fatica a camminare, prenderesti uno dei miei sacchi di farina?

Il cavallo lo guardò a malapena e fece finta di non aver sentito.

L’asino continuò il suo faticoso cammino sbuffando.

Dopo un po’ però le gambe gli cominciarono a traballare.

– Cavallo, amico mio, ti prego dammi una mano, non ce la faccio a portar tutto questo peso, tra poco cadrò…

– Se il padrone ti ha caricato di tutti quei sacchi è perché sa che li puoi portare – rispose stizzito il cavallo.

L’asino abbassò la testa e continuò a camminare.

Ma non ce la faceva davvero più.

– Cavallo amico mio, ti supplico, prendi almeno uno dei miei sacchi e aiutami.

– No! – rispose secco il cavallo – tieniti i tuoi sacchi e non mi disturbare più!

E, per sottolineare il fatto che non lo avrebbe aiutato, allungò il passo distanziandolo di una decina di metri.

L’asino allora decise che ne aveva abbastanza e si lasciò cadere al suolo con un sordo tonfo.

Solo allora il padrone si accorse di quello che stava succedendo.

– Povera bestia mia, che stupido sono stato a caricarti di così tanti sacchi, aspetta ora te li tolgo di groppa – e così fece.

– Tieni anche un po’ d’acqua e riposati qui all’ombra dell’albero – continuò il padrone.

Finalmente l’asino aveva un po’ di pace e ristoro.

– Cavallo, vieni qua! – ordinò il padrone – ora i sacchi di farina li porterai tutti tu!

Il cavallo spazientito ed infuriato per la cosa non poté che obbedire al padrone che gli caricò sulla groppa tutti i sacchi di farina.

“Che stupido che sono stato” pensò il cavallo “Se avessi ascoltato l’asino e l’avessi aiutato prendendomi uno dei suoi sacchi di farina, adesso non farei tutta questa fatica…”

E proseguirono il viaggio, il cavallo sbuffando dalla fatica e della sua stupidaggine, e l’asino finalmente con la groppa libera e senza pesi godendosi la passeggiata fino al mercato.


Morale della favola: meglio condividere le fatiche con gli altri prima che tutte le fatiche ricadano solo su di noi.


- CRUCIVERBA DEI MESTIERI -

 

- FANTASY HOUSE SARA -

- TENDENZE MODA PE 2021 - 9 -

 9. Tendenze moda PE21: Borse XXL


- TENDENZE MODA PE 2021 - BORSE XXL - GIVENCHY -
- FANTASY HOUSE SARA -


Dopo alcune stagioni all’insegna di borse mini e micro, tornano le borse XXL tra le tendenze moda: dalle pochette (Louis Vuitton) ai borsoni (Balenciaga), atti a contenere tutto il necessario.


- TENDENZE HOME DECOR 2021 - 8 -

 Stile moderno anni ’80

In feroce opposizione al minimalismo, nel 2021 vedremo anche accelerare la tendenza al recupero degli stili anni ‘80.

 Forme angolari, utilizzo di carta da parativetro, marmo e pietra, ispirazioni art déco sono i tratti distintivi di questo trend. Quelle forme, un tempo moderne, sono oggi diventate retrò, motivo per cui ora piacciono alle persone.

Verranno quindi utilizzate geometrie dai bordi aspri, che aggiungono tensione drammatica allo spazio, e combinazioni di colori ad alto contrasto, come nero e oro. Oppure colori e motivi ancora più audaci, come quelli del Neo Memphis, diretto erede dello stile Memphis ideato dai designer italiani 35-40 anni fa, caratterizzato da un approccio molto giocoso.


CARTA DA PARATI


- CARTA DA PARATI IN STILE NORDICO - TENSTICKERS -
- FANTASY HOUSE SARA -




- CARTA DA PARATI PER BAMBINI IN STILE NORDICO - TENSTICKERS -
- FANTASY HOUSE SARA -


Da qualche anno la carta da parati è tornata in forma smagliante e per il 2021 la tendenza si fa sempre più importante.

 Le sfumature si fanno molteplici e lasciano la libertà di scegliere le nuances a noi più congeniali, a patto che si creino equilibrio e armonia negli spazi.

Il mondo della carta da parati conquista definitivamente ogni ambiente, anche quelli di lusso, e suscita la curiosità e l’ingegno dei designer di tutto il mondo. 


- CARTA DA PARATI CON TEXTURE SCANDINAVA - TENSTICKERS -
- FANTASY HOUSE SARA -






sabato 27 febbraio 2021

- NOTTE STELLATA - VINCENT VAN GOGH -

 - Notte Stellata, Moma - New York (Usa) -


- NOTTE STELLA TA  - VINCENT VAN GOGH -
- FANTASY HOUSE SARA-

Autore: Vincent Van Gogh

Data: 1889

Tecnica: olio su tela

Dimensioni: 72x92 cm


Notte stellata  è un dipinto del pittore olandese Vincent van Gogh, realizzato nel 1889 e conservato al Museum of Modern Art di New York.

Vera e propria icona della pittura occidentale, il dipinto raffigura un paesaggio notturno di Saint-Rémy-de-Provence, poco prima del sorgere del sole.


LA STORIA :

Dopo l'episodio di auto mutilazione dell'orecchio, van Gogh attraversò vari episodi e alla fine accettò di farsi ricoverare nella clinica per alienati mentali di Saint-Rémy de Provence. Durante l'internamento, preso da un vero e proprio furore creativo, van Gogh eseguì una notevole mole di dipinti, nei quali si emancipò dalle imposizioni impressioniste e approdò a uno stile simbolico che, partendo dalla sua alienazione, rielaborava la realtà in quadri che concedevano ampio spazio alla sua immaginazione.

Per quanto concerne la data esatta dell'esecuzione della Notte stellata la maggior parte degli esperti sono concordi nel sostenere che sia stata dipinta poco prima dell'alba del 19 giugno 1889, durante l'anno di permanenza nella clinica psichiatrica di Saint-Rémy-de-Provence: questa datazione sarebbe avallata da una lettera di pugno dello stesso Vincent, desideroso di comunicare al fratello di aver realizzato «un paesaggio con gli ulivi e anche uno studio di un cielo stellato». 


DESCRIZIONE :

Nel 1888, prima dell'internamento a Saint-Rémy, van Gogh scrisse:

«Con un quadro vorrei poter esprimere qualcosa di commovente come una musica. Vorrei dipingere uomini e donne con un non so che di eterno, di cui un tempo era simbolo l’aureola, e che noi cerchiamo di rendere con lo stesso raggiare, con la vibrazione dei colori [...]. Ah il ritratto, il ritratto che mostri i pensieri, l’anima del modello: ecco cosa credo debba vedersi»

(Vincent van Gogh, Arles, 3 settembre 1888)

La Notte stellata, certamente una delle opere vangoghiane più celebri, risponde perfettamente a quest'esigenza. In questo dipinto, infatti, il pittore ha certamente cercato il contatto diretto con la realtà, dipingendo quello che si poteva vedere dalla finestra della sua stanza nel manicomio di Saint-Rémy. Van Gogh, tuttavia, non ha ripreso fedelmente questa veduta notturna, bensì l'ha manipolata con mezzi plastici, interiorizzandola fino allo spasimo e trasformandola in una potente visione onirica in cui poter fare affiorare le sue emozioni, le sue paure, i suoi viaggi dell'anima. La Notte stellata, pertanto, non offre all'osservatore un'immagine fedele della realtà, quanto una forma di «espressione» di quest'ultima.

L'immagine possiede una forza straordinaria. A sinistra la scena è chiusa da un cipresso alto e severo che, stagliandosi contro il cielo notturno, agisce come un intermediario vegetale tra la terra e il cielo, tra la vita e la morte: più che un albero sembrerebbe quasi una fiamma scura che divampa all'improvviso alla ricerca dell'infinito. A fianco del solitario cipresso troviamo un piccolo paesino - forse è Saint-Rémy, forse Nuenen, forse una reminiscenza del villaggio natio - che, disperdendosi su una vallata, sembra perduto nell'immensità del movimento cosmico che fluisce sopra di esso: i caseggiati sono generalmente bassi, fatta eccezione per l'acuminata cuspide di un campanile, che riprende la statuaria verticalità del cipresso e «sfida le forze della natura: è un'antenna e un parafulmine insieme, una sorta di Tour Eiffel, la cui fascinazione è sempre presente nelle vedute notturne dell'artista [...] sembra crepitare, carica di elettricità». A destra vigoreggia la ricca vegetazione degli ulivi, mentre sullo sfondo si estende il profilo diagonale e ondulato delle Alpilles, importante catena montuosa del Meridione francese.

Il villaggio è avvolto dal buio e dal sonno e rimanda nel suo complesso a un ideale di placida quiete. Il paesaggio, al contrario, rinvia esplicitamente alla grandiosa natura decantata a inizio secolo dal romantico Caspar David Friedrich, soprattutto con i monti retrostanti, come osservato dai critici d'arte Giorgio Cricco e Francesco di Teodoro:

«Le colline azzurre nella notte, trattate con linee ondulate e parallele, non hanno più il rassicurante aspetto di rilievi pettinati dal vento, indorati e scaldati dal sole (come in Renoir), ma sembrano minacciose acque dilavanti, di cui le curve degli ulivi sono le frange più avanzate e ribollenti»

(Giorgio Cricco, Francesco di Teodoro )

L'inquietudine dell'artista, poi, esplode nella porzione superiore della tela, quella relativa al cielo. Questi spazi cosmici sono rischiarati dalla luce aranciata della falce lunare, visibile in alto a destra, e dal quieto pulsare del pianeta Venere, anche conosciuto come «stella del mattino». Ma a catturare l'attenzione dell'osservatore sono soprattutto le stelle, che sembrano ruotare pericolosamente su sé stesse in gorghi titanici e vorticosi, come se fossero meteore impazzite: ciò è particolarmente evidente nel vortice centrale, dove l'intervento di pennellate che cambiano ripetutamente direzione ne trasforma il romantico pulsare in uno spasmodico turbinio. Il movimento arcano degli astri, nonostante la sua tumultuosità, è infatti guidato da pennellate che, raggrumandosi e ispessendosi, distribuiscono la materia pittorica secondo irradiazioni circolari. La visione, poi, viene resa armoniosa dal mirabile contrasto presente tra l'ultramarino, i blu cobalto (tonalità costitutive del cielo) e i gialli indiano e di zinco (i quali, invece, vanno a tingere le stelle). «Il colore, di consistenza molto fluida» osservano ancora Cricco e di Teodoro «è steso con uno spessore minimo, a piccoli tocchi ravvicinati, lasciando qua e là spazi vuoti, dai quali si intravede anche la trama della tela sottostante che, in corrispondenza delle stelle, ne simula il tremolio. In questo modo il dipinto assume un tono brillante ma freddo allo stesso tempo, che restituisce l’atmosfera rarefatta e quasi lattiginosa della notte stellata».

Questo itinerario pittorico dagli accenti siderali ripropone l'inquietante consapevolezza di una solitudine desolata e di un animo smarrito e allucinato. La contemplazione di questo cielo stellato affascinante e terribile è tutt'altro che idillica, ma vuole affrontare il mistero dell'universo e della drammatica vitalità del pittore, che non a caso ricorre a un segno pittorico materico, agitato, quasi aggressivo, che si smorza solo quando tratteggia le morbide ondulazioni delle Alpilles, le quali sono tra l'altro rimarcate da una spessa linea di contorno nera, che probabilmente intende sottolineare la loro appartenenza alla dimensione terrena. La potente raffigurazione del cielo, insieme al contrasto stridente tra i bagliori vibranti e infuocati degli astri e alla flebile luce emessa dalle luci del villaggio sottostante, sembra quasi voler delineare un confine individuabile tra van Gogh e il mondo, tra il «sentimento di fragilità e inconsistenza dell’individuo e la sublime e soverchiante immensità del cosmo» (Carlo Bertelli). Così, in questo capolavoro dell'arte ottocentesca, i vertiginosi e drammatici tormenti di van Gogh trovano una delle loro più belle e potenti raffigurazioni.







- LA SCATOLA DEI REGALI DELLA " BUONA NOTTE " -

 La scatola dei regali della buonanotte!


- LA SCATOLA DEI REGALI DELLA " BUONA NOTTE " -
- FANTASY HOUSE SARA -

Il piccolo folletto Dream era allegro e spensierato e trascorreva le sue giornate a giocare e a divertirsi con i suoi amici folletti e insieme a tutti gli abitanti del sottobosco. La sera cenava con i deliziosi piatti che gli cucinava Mamma Fata Verde e andava a dormire per svegliarsi carico di energia il giorno dopo.

Una sera accadde un fatto strano, il piccolo Dream non riusciva a prendere sonno e Mamma Fata gli raccontò una bellissima storia, che lo fece addormentare in un battibaleno.

Trascorse un po’ di tempo ed un altra sera il piccolo Dream disse a Mamma Fata:

Mamma non riesco a dormire…”

E la meravigliosa Mamma Fata cantò una dolcissima ninna nanna che fece addormentare il piccolo Dream in un soffio.

Dopo qualche giorno si ripeté la stessa cosa, il piccolo non riusciva a prendere sonno… Questa volta mamma fata gli chiese:

Dream perché non riesci a dormire?”

Ed il piccolo rispose…“Perché sto pensando a cose brutte…

Cose brutte…?” disse Mamma Fata… “E a che cosa pensi in particolare?” chiese…

Penso che domani mattina mi possa svegliare e non trovare più nessuno dei miei amici… Altre volte che il mio letto possa volare o addirittura di svegliarmi e di non trovare più i fiori nel prato…”

Hai proprio ragione figlio mio… È veramente difficile addormentarsi con questi pensieri… La tua mamma una soluzione ce l’ha… È la scatola dei regali della buonanotte! Domani la costruiremo insieme…”

Al solo pensiero che il giorno dopo avrebbe fatto qualcosa insieme alla sua Mamma Fata il piccolo Dream si addormentò.

Il giorno dopo Mamma Fata Verde prese un bellissimo cartoncino colorato, lo piegò e fece una bellissima scatola.

Poi mise su il fiocco più grande e colorato che aveva nella casa fungo.

Quando ebbe finito chiese al suo piccolo folletto…

Qual è il ricordo più bello che hai fino ad oggi?

Dream ci pensò un un attimo e disse: “Quando ho giocato a minigolf con i ramoscelli e le more insieme a tutti i miei amici folletti… Ci siamo divertiti tantissimo!!!”

Bello!” disse mamma… “Fai un disegno di quel giorno…”

Dream lo fece e lo diede alla sua mamma che lo mise nella scatola e disse:

Questi ricordi come tutti gli altri bei ricordi che hai e che avrai li metteremo in questa scatola di regali della buonanotte… Così nelle sere dei pensieri brutti basterà aprire la scatola e prendere un regalo della buonanotte per scacciarli con un ricordo bellissimo…”

E così fece il piccolo folletto… La scatola dei regali della buonanotte funzionava così bene che tutti i suoi amici ne vollero una…

E la felicità illuminò le notti di tutti i folletti del sottobosco!

- TENDENZE MODA PE 2021 - 8 -

 8. Tendenze moda PE21: Giallo pastello


- TENDENZE MODA PE 2021 - GIALLO PASTELLO - FERRAGAMO -
- FANTASY HOUSE SARA -

Tra i colori moda primavera estate 2021, prepariamoci a vestirci di giallo pastello. 

Un colore chiaro e cipriato, perfetto per i look estivi, avvistato su tutte le passerelle, da Salvatore Ferragamo a Jason Wu. Oltre che Illuminating, il colore Pantone 2021.


- TENDENZE MODA PE 2021 - GIALLO PASTELLO - FERRAGAMO -
- FANTASY HOUSE SARA - 



- TENDENZE HOME DECOR 2021 - 7 -

STILI

Alla ricerca di tradizione

La nostalgia e il bisogno di comfort riattualizzano gli stili senza tempo. La gente nel 2021 cercherà sicurezza e dove la si può trovare nell’arredo? Negli stili tradizionali!

Il Tradizionalismo classico porta un senso di armonia e ordine a qualsiasi spazio abitativo e offre uno schema di arredamento ben rodato, che funziona.


- TENDENZE HOME DECOR 2021 - STILE TRADIZIONALE -
- FANTASY HOUSE SARA -

- TENDENZE HOME DECOR 2021 - STILE TRADIZIONALE -
- FANTASY HOUSE SARA -


                                          

Chi preferisce arredi meno formali, apprezzerà invece lo stile Cottagecore: colori pastello, quadri con paesaggi alle pareti e motivi vintage che apportano graziosità all’intramontabile stile rustico, da cui prende spunto, con la sua atmosfera montanara o campagnola.


- TENDENZE HOME DECOR 2021 - STILE COTTAGECORE -
- FANTASY HOUSE SARA -



- TENDENZE HOME DECOR 2021 -  STILE COTTAGECORE -
- FANTASY HOUSE SARA -



- TENDENZE HOME DECOR 2021 -  STILE COTTAGECORE -
- FANTASY HOUSE SARA -



C’è poi lo stile Grandmillennial, che combina il design moderno con l’arredamento che ti aspetteresti a casa della nonna. Tra le tendenze arredamento 2021, questa è già molto forte, soprattutto tra le generazioni giovani, che cercano di rifugiarsi nel tradizionalismo, ma non hanno le risorse per approcciare l’antiquariato più blasonato.
Lo stile si basa su forme e modelli di design di un tempo, fino a poco tempo fa considerati superati, e sui classici mobili in legno, ma il tutto viene temperato dalla presenza dell’indispensabile tecnologia e dei comfort odierni.



- TENDENZE HOME DECOR 2021 - STILE GRANDMILLENNIAL -
- FANTASY HOUSE SARA -




- TENDENZE HOME DECOR 2021 - STILE GRANDMILLENNIAL -
- FANTASY HOUSE SARA -




- TENDENZE HOME DECOR 2021 - STILE GRANDMILLENNIAL -
- FANTASY HOUSE SARA -


venerdì 26 febbraio 2021

- CRUCIVERBA A " PIRAMIDE "-

 

- FANTASY HOUSE SARA -

- MATEMATICA... " EGIZIANA " -

 

- FANTASY HOUSE SARA -

- GUERNICA - PABLO PICASSO -

 - Guernica, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia - Madrid (Spagna) -


- GUERNICA - PABLO PICASSO -
- FANTASY HOUSE SARA -

Autore: Pablo Picasso

Data: 1937

Tecnica: olio su tela

Dimensioni: 349x777 cm


Guernica è un quadro di Pablo Picasso. L'ispirazione per l'opera, improvvisa e all'ultimo minuto, arrivò solo dopo il bombardamento di Guernica. Picasso compose il grande quadro in soli due mesi e lo espose nel padiglione spagnolo dell'esposizione universale di Parigi. Guernica fece poi il giro del mondo, diventando molto acclamata; ma soprattutto servì a far conoscere la storia del conflitto fratricida che si stava consumando nel Paese iberico.

Guernica viene generalmente considerato uno dei maggiori capolavori del pittore spagnolo.

Soggetto

Il 26 aprile 1937, degli aerei tedeschi, in appoggio alle truppe del generale Franco contro il governo legittimo repubblicano di Spagna, rasero al suolo, con un bombardamento terroristico, la cittadina basca di Guernica. L'attacco fu opera della Legione Condor, corpo volontario composto da elementi dell'armata aerea tedesca Luftwaffe con il supporto della Aviazione Legionaria, unità volontaria e non ufficiale della Regia Aeronautica italiana, in una terrificante dimostrazione di forza contro la popolazione civile. È ormai storicamente accertato che la distruzione della città fu causata dal bombardamento italo-tedesco, mentre la tesi riportata dai franchisti, di essere stata provocata da miliziani anarchici in ritirata, è stata abbondantemente smentita nel corso degli anni.

Quando il Governo Repubblicano spagnolo commissionò all'artista un dipinto che rappresentasse la Spagna durante l'esposizione mondiale di Parigi del 1937, Pablo Picasso era già un artista molto famoso nel mondo.


Descrizione

L'ordine con cui deve essere letta l'opera d'arte è da destra a sinistra, poiché il lato destro era vicino all'entrata del luogo per cui è stata progettata, cioè il padiglione della Repubblica Spagnola all'Esposizione internazionale di Parigi. È un dipinto di protesta contro la violenza, la distruzione e la guerra in generale. La presenza della madre con il neonato in braccio, di un cavallo, che somiglia a un asino, simbolo dell'irrompere della brutalità, e di un toro, simbolo del sacrificio nella corrida ricorda la composizione del presepe natalizio, che risulta però sconvolto dal bombardamento. La colomba a sinistra, richiamo alla pace, ha un moto di strazio prima di cadere a terra; il toro rappresenta la follia della guerra, mentre il cavallo simboleggia la Spagna.

La violenza, lo stupore, l'angoscia e la sofferenza sono deducibili esplicitamente guardando, sulla sinistra dell'opera, la madre che grida al cielo disperata, con in grembo il figlio ormai senza vita; da contraltare ad essa l'altra figura apparentemente femminile a destra, che alza disperata le braccia al cielo. In basso nel dipinto c'è un cadavere che ha una stigma sulla mano sinistra come simbolo di innocenza, in contrasto con la crudeltà nazi-fascista, e che stringe nella mano destra una spada spezzata, da cui sorge un pallido fiore, quasi a dare speranza per un futuro migliore. La gamma dei colori è limitata; vengono, infatti, utilizzati esclusivamente toni grigi, neri e bianchi, così da rappresentare l'assenza di vita e la drammaticità. L'alto senso drammatico nasce dalla deformazione dei corpi, dalle linee che si tagliano vicendevolmente, dalle lingue aguzze che fanno pensare ad urli disperati e laceranti, dall'alternarsi di campi bianchi, grigi, neri, che accentuano la dinamica delle forme contorte e sottolineano l'assenza di vita a Guernica. Questo quadro doveva rappresentare una sorta di manifesto che esponesse al mondo la crudeltà e l'ingiustizia delle guerre. I colori del quadro sono il bianco e nero perché, secondo Picasso la guerra è sofferenza, ma nell'opera, se si guarda bene, c'è una lampadina che simboleggia la speranza.


Esposizione

Il dipinto venne ospitato per molti anni al Museum of Modern Art di New York e tornò in patria a Madrid nel 1981 a otto anni dalla morte dell'autore e sei da quella di Francisco Franco, passando prima per il Casón del Buen Retiro (ovvero il Salone da ballo dell'antico Palazzo Reale), poi per il Museo del Prado, infine per il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía dal 1992.

Quando tornò a Madrid al Cason del Buen Retiro, a pochi passi da Museo del Prado, due studiosi, Jose Maria Cabrera e Maria del Carmen Garrido, esaminarono la tela al microscopio. Scoprirono che era di iuta grezza e deliberatamente preparata con una tecnica antiquata per renderla più resistente agli spostamenti e rendere al quadro una luminosità da vetrata a piombo con qualità riflettenti simili al rivestimento posteriore di uno specchio.

Durante gli anni settanta fu un simbolo per gli spagnoli sia della fine del regime franchista che del nazionalismo, così come lo era stato prima, per tutta l'Europa, della resistenza al nazionalsocialismo.



- TENDENZE MODA PE 2021 - 7 -

 7. Tendenze moda PE21: Paillettes


- TENDENZE MODA PE 2021 - PAILLETTES - 
- FANTASY HOUSE SARA -


Torniamo a brillare.

 Di giorno e di sera, le paillettes sono le protagoniste del look primavera estate 2021. 

Da sfoggiare 24 h con stile, in abbinamento al denim (Balmain) o su mini dress ready to party (Isabel Marant).


- TENDENZE HOME DECOR 2021 - 6 -

 STILI

Qual è lo stile che travolgerà le abitazioni modaiole del 2021? Eleganza e carattere personale saranno fondamentali per l’arredo della casa.


Stile elegante

I trend d’arredamento per il 2021 rimandano a uno stile lussuoso ed elegante con elementi vintage (specie quelli art déco degli anni ’20). 

Si prediligono un’organizzazione simmetrica degli spazi, colori nobili e raffinati, dettagli dorati, elementi in vetro e tanti specchi. 

Si gioca sui contrasti e su mix che vedono sposarsi -senza litigi- stile scandinavo e luxury, minimalismo e dettagli ultramoderni da loft newyorkese.

Tra i materiali guadagnano popolarità i legni pregiati, i marmi e i metalli. Infine, il posto d’onore tra i tessuti è riservato ovviamente al velluto.


- TEMDENZE HOME DECOR 2021 - STILE ELEGANTE -
- FANTASY HOUSE SARA -





Stile individuale

La tendenza più importante del 2021 é quella che ci dice di personalizzare gli spazi e adattare gli interni, non limitandoli ai dettami di uno stile, bensì tenendo conto soprattutto di noi stessi e dei nostri gusti e interessi, per creare un ambiente veramente unico ed originale.

Una casa accogliente e personalizzata, con scelte ideali anche per chi non può apportare grandi modifiche.

Le decorazioni conquistano un posto d’onore sul podio delle tendenze per rendere la casa unica e originale, a misura di qualsiasi contesto, stile e budget.

 L’attenzione alla sostenibilità si lega a nuovi mix che regalano una personalità ricca e spiccata agli spazi abitativi, spazzando via qualsiasi banalità o formalità.


- TENDENZE HOME DECOR 2021 - STILE INDIVIDUALE -
- FANTASY HOUSE SARA -




- TENDENZE HOME DECOR 2021 - STILE INDIVIDUALE -
- FANTASY HOUSE SARA -

mercoledì 24 febbraio 2021

- CRUCIVERBA DEI " VERBI " -

 

- FANTASY HOUSE SARA -

- COMPLETA CON I VERBI ...-

- FANTASY HOUSE SARA -

 

- LA GIOCONDA - LEONARDO DA VINCI -

 - La Gioconda, Museo del Louvre - Parigi (Francia) -


 - LA GIOCONDA - LEONARDO DA VINCI -
- FANTASY HOUSE SARA -

Autore: Leonardo Da Vinci

Data: 1503/1506 circa

Tecnica: olio su tavola

Dimensioni: 77x53 cm


La Gioconda, nota anche come Monna Lisa, è un dipinto a olio su tavola di legno di pioppo realizzato da Leonardo da Vinci, (77×53 cm e 13 mm di spessore), databile al 1503-1504 circa e conservato nel Museo del Louvre di Parigi.

Opera iconica ed enigmatica della pittura mondiale, si tratta sicuramente del ritratto più celebre della storia nonché di una delle opere d'arte più note in assoluto. Il sorriso impercettibile del soggetto, col suo alone di mistero, ha ispirato tantissime pagine di critica, letteratura, opere di immaginazione e persino studi psicoanalitici; sfuggente, ironica e sensuale, la Monna Lisa è stata di volta in volta amata e idolatrata, ma anche derisa o aggredita da atti vandalici.

La Gioconda viene ammirata ogni giorno da circa trentamila visitatori, ovvero l'80% dei visitatori del Museo del Louvre in cui è esposta, tanto che nella grande sala in cui si trova, un cordone deve tenere a debita distanza le persone. Nella lunga storia del dipinto non sono infatti mancati i tentativi di vandalismo, nonché un furto rocambolesco, che ne hanno alimentato la popolarità.


Descrizione e stile

Il ritratto mostra una donna seduta a mezza figura, girata a sinistra, ma con il volto pressoché frontale, ruotato verso lo spettatore. Le mani sono dolcemente adagiate in primo piano, mentre sullo sfondo, oltre una sorta di parapetto, si apre un vasto paesaggio fluviale, con il consueto repertorio leonardesco di picchi rocciosi e speroni. Indossa una pesante veste scollata, secondo la moda dell'epoca, con un ricamo lungo il petto e maniche in tessuto diverso; in testa indossa un velo trasparente che tiene fermi i lunghi capelli sciolti, ricadendo poi sulla spalla dove si trova appoggiato anche un leggero drappo a mo' di sciarpa.

Alla perfetta esecuzione pittorica, in cui è impossibile cogliere tracce delle pennellate grazie al morbidissimo sfumato, Leonardo aggiunse un'impeccabile resa atmosferica, che lega indissolubilmente il soggetto in primo piano allo sfondo, e una profondissima introspezione psicologica. Se l'impostazione, col paesaggio sullo sfondo, affonda le radici nella ritrattistica umanistica del Quattrocento (come il Doppio ritratto dei duchi d'Urbino di Piero della Francesca), la straordinaria naturalezza del personaggio, così diversa dalle pose ufficiali e "araldiche" dei predecessori, ne fa una pietra miliare della ritrattistica con cui si apre il Rinascimento maturo.


Lo sfondo

Il quadro di Leonardo fu uno dei primi ritratti a rappresentare il soggetto davanti a un panorama ritenuto, dai più, immaginario. Una caratteristica interessante del panorama è che non è uniforme. La parte di sinistra è evidentemente posta più in basso rispetto a quella destra. Questo fatto ha portato alcuni critici a ritenere che sia stata aggiunta successivamente.

La Gioconda si trova in una specie di loggia panoramica, come dimostrano le basi di due colonne laterali sul parapetto; una copia seicentesca mostrerebbe la composizione originaria in cui è visibile la parte architettonica successivamente mutilata.

Considerando la grande cura di Leonardo per i dettagli, molti esperti ritengono che non si tratti di uno sfondo inventato, ma rappresenti anzi un punto molto preciso della Toscana, cioè là dove l'Arno supera le campagne di Arezzo e riceve le acque della Val di Chiana. C'è un indizio preciso sulla destra della Gioconda oltre la spalla, è un ponte basso, a più arcate, cioè un ponte antico, a schiena d'asino di stile romanico, un ponte identico al ponte a Buriano che scavalca tutt'oggi l'Arno. Leonardo conosceva bene questo ponte, perché aveva studiato a fondo questa zona, come testimonia un disegno datato tra il 1502 e il 1503 che descrive il bacino idrico della Val di Chiana (oggi alla Royal Library di Windsor), in cui si intravede anche il ponte a Buriano. Se si osserva il lato sinistro della Gioconda, si vede un corso d'acqua con meandri che s'infila in una stretta gola, che potrebbe essere la Gola di Pratantico, con i rilievi a sinistra scavati dall'erosione, che potrebbero essere i vicini calanchi.

È un tipo di rilievi, verticali e frastagliati, che si ritrovano in altre opere di Leonardo, come la Madonna dei Fusi, il Cartone di sant'Anna e la Vergine delle Rocce. Con una certa approssimazione, a partire da questi elementi, c'è chi ha ricostruito al computer l'angolo di prospettiva, individuando come punto esatto dell'osservazione di Leonardo il borgo di Quarata, dove all'epoca era eretto un castello, oggi scomparso.

Alcuni ritengono invece che i paesaggi di Leonardo non siano aretini, ma prealpini, dei dintorni di Lecco (sullo sfondo si potrebbe riconoscere il Resegone con il relativo paesaggio), delle paludi pontine o, come è forse più probabile, di luoghi inventati e idealizzati sulla base di ricordi e sensazioni e della composizione di elementi appartenenti ad aree diverse che l'artista aveva potuto osservare nel corso dei suoi viaggi.

Altre ipotesi hanno formulato che il paesaggio vada letto attraverso uno specchio; forse venne ricavato con la camera oscura leonardiana. In questo caso potrebbe assomigliare al Lago di Iseo col profilo della Corna Trentapassi.

Secondo altri i paesaggi sarebbero quelli dell'antico feudo di Bobbio e della Val Trebbia, allora contea imperiale milanese assegnata a Bianca Giovanna Sforza, ritenuta da alcuni identificarsi nella Gioconda leonardesca, con il Ponte Gobbo. Secondo altri ancora si tratterebbe del Montefeltro, nell'antico Ducato di Urbino, col fiume Marecchia, il Sasso Simone e Simoncello e il massiccio del Fumaiolo.


Stato di conservazione

La Gioconda fu dipinta su una tavola di pioppo molto sottile e col tempo il pannello è andato imbarcandosi; si è inoltre aperta una fessura, ben visibile sul retro. Altri danni sono stati causati dagli attacchi vandalici (si veda la sezione Storia). Per questo il dipinto è oggi conservato dietro una teca di vetro infrangibile, in un'atmosfera a temperatura e umidità controllate. Ne consegue che il prestito dell'opera ad altri musei è divenuto un evento alquanto improbabile. Nel 2011, ad esempio, ne è stato negato il prestito agli Uffizi, che volevano esporla nel 2013, in occasione del centenario del ritrovamento dopo il famigerato furto



- TENDENZE MODA PE 2021 - 6 -

 6. Tendenze moda PE21: Hot pants


- TENDENZE MODA PE 2021 - HOT PANTS -
- FANTASY HOUSE SARA -

Corti o cortissimi.

 I pantaloncini della primavera estate 2021 mirano a scoprire il più possibile le gambe abbronzate. 

Tra le tendenze moda avvistate alle sfilate di Miu Miu e Dior, che davvero non vediamo l’ora che tornino nei nostri armadi… e nelle nostre valigie!

- TENDENZE HOME DECOR 2021 - 5 -

 DISPOSIZIONE DEGLI SPAZI


- TENDENZE HOME DECOR 2021 - OPEN SPACE -
- FANTASY HOUSE SARA -


Oggigiorno la casa non è più solamente il luogo dove svolgiamo le nostre attività quotidiane e che ci accoglie a fine giornata, ma è anche il posto dove spesso e volentieri lavoriamo, socializziamo e coltiviamo i nostri interessi. 

Si opta dunque per degli spazi aperti e multifunzionali in cui, ad esempio, è possibile incorporare l’angolo ufficio tra gli spazi di vita quotidiana della casa.

Inoltre, ormai un “must” è considerato un open space di cucina, sala da pranzo e soggiorno.


- TENDENZE HOME DECOR 2021 - OPEN SPACE -
- FANTASY HOUSE SARA -




martedì 23 febbraio 2021

- CRUCIVERBA "GN " -

 

- FANTASY HOUSE SARA -

- LA RANA E IL BUE - FEDRO -

 Leggi la favola di Fedro e rispondi alle domande!




- FILASTROCCA DELL' ALFABETO CON GLI ANIMALI -

 - FILASTROCCA DELL' ALFABETO CON GLI ANIMALI -


- FILASTROCCA DELL' ALFABETO CON GLI ANIMALI -
- FANTASY HOUSE SARA -


- TENDENZE MODA PE 2021 - 5 -

 5. Tendenze moda PE21: ... o con maniche enormi


- TENDENZE MODA PE 2021 - MANICHE ENORMI -
- FANTASY HOUSE SARA -


Le tendenze moda primavera estate 2021 non conoscono le vie di mezzo.

 O senza maniche… o con maniche enormi a palloncino (Loewe, Isabel Marant).

 O ancora, aguzze, a prova di distanziamento sociale, come visto sulle passerelle di Balmain e nella presentazione virtuale di Givenchy.


- TENDENZE MODA PE 2021 - MANICHE AGUZZE GIVENCHY -
- FANTASY HOUSE SARA -


- TENDENZE MODA PE 2021 - 4 -

 4. Tendenze moda PE21: Senza maniche...


- TENDENZA MODA PE 2021 - SENZA MANICHE -
- FANTASY HOUSE SARA -


Che si tratti di gilet, giacche o t-shirt, per la primavera estate 2021 prepariamoci a scoprire le spalle grazie a look più chic di quelli a cui siamo abituate. 

No al look da lavori in corso, sì a divagazioni eleganti come quelle viste alle sfilate di Chanel e Hermès.


- TENDENZE HOME DECOR 2021 - 4 -

 COLORI NEUTRI


- TENDENZE HOME DECOR 2021 - COLORI NEUTRI -
- FANTASY HOUSE SARA -


- TENDENZE HOME DECOR 2021 - COLORI NEUTRI -
- FANTASY HOUSE SARA -


Nell’home decor, non possono mai mancare i colori neutri.

 La scelta di una palette neutra significa voler ricreare un’atmosfera particolarmente intima e accogliente.


Chi proprio non riesce a lasciarsi alle spalle l’influenza minimal scandinava o giapponese, assisterà a un rinnovato affermarsi del legno dai toni chiari, al posto delle tonalità più intense o scure del minimalismo degli ultimi anni.

Il legno chiaro è più facile da utilizzare nell’interior design e conferisce agli ambienti un aspetto leggermente più moderno e allo stesso tempo accogliente e confortevole.

Passare lunghi periodi in spazi dallo stile minimal favorisce il senso di rilassatezza, pace interiore, creando praticamente un’atmosfera zen. Infatti, l’eliminazione del superfluo riduce il senso di confusione e di rumore visivo.
Inoltre, c’è letteralmente più spazio a disposizione! E l’utilizzo del legno chiaro rafforza questa sensazione di ampiezza, poiché, come sappiamo, le tonalità luminose contribuiscono a creare una percezione (spesso illusoria) di vastità.


- TENDENZE HOME DECOR 2021 - LEGNO CHIARO -
- FANTASY HOUSE SARA -



lunedì 22 febbraio 2021

- LA GRANDE COPERTA BIANCA -

 

- FANTASY HOUSE SARA -

- SUBITO A ME IL CUORE - SAFFO -

 “Subito a me il cuore”

Subito a me il cuore si agita nel petto

solo che appena ti veda, e la voce

non esce, e la lingua si spezza.

Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle,

e gli occhi più non vedono

e rombano le orecchie.

                                                                                                              ( SAFFO )


- SUBITO A ME IL CUORE - SAFFO -
- FANTASY HOUSE SARA -

Saffo, la poetessa greca che ha ispirato Catullo e tanti altri poeti romantici, scrisse questa poesia sulla bellezza di un nuovo amore. Le prime emozioni, i primi brividi, i primi pensieri che nascono davanti ad un nuovo amore, focoso, imprevisto.

Emozioni che non cambiano, rimangono immutate nei secoli e nelle generazioni.

Il cuore si agita quando ci troviamo di fronte ad un nuovo fuoco, un nuovo amore. I sintomi di un corpo che va in tilt ci invadono: la voce non esce e la lingua si spezza. Tutto sembra di un blackout totale.

Saffo parla così dell’amore, in quella fase iniziale e nuova, che ancora oggi è caratterizzata dalle stesse sensazioni. La sua poesia è corsa nei secoli, tra le strade di diverse culture e arriva qui, a noi, facendoci rendere conto di quanto l’amore sia un sentimento immutabile.

La poetessa scrive del fuoco, un fuoco che affiora sulla pelle, che ci fa sentire vivi e caldi, pronti ad accogliere l’imprevedibile. Tutto si annebbia, tutto rimane in silenzio. Si è solo immersi in questa emozione totalizzante che solo Saffo sa descrivere così visceralmente.

- TENDENZE MODA PE 2021 - 3 -

 3. Tendenze moda PE21: Suede


- TENDENZE MODA PE 2021 - SUEDE -
- FANTASY HOUSE SARA -


Il camoscio era scomparso da un po’, ma torna tra le tendenze moda primavera estate 2021 giusto in tempo per la bella stagione. 

Scarpe, giacche, minigonne e pantaloni boho chic, nel classico beige o colorati sono comparsi alle sfilate di Alberta Ferretti, Tod’s e Isabel Marant.


- TENDENZE HOME DECOR 2021 - 3 -

 GRIGIO



- TENDENZE HOME DECOR 2021 - GREY -
- FANTASY HOUSE SARA -


Il grigio si conferma uno dei colori principali di tendenza nell’home decor, col suo carattere neutro ed elegante. 

Tra i toni che si sposano bene con il grigio troviamo rosa cipria, blu navy, senape, terra di Siena, verde oliva, marrone cioccolato.


- TENDENZE HOME DECOR 2021 - GREY -
- FANTASY HOUSE SARA -


domenica 21 febbraio 2021

- ELEFANTE CON FUSTI E TAPPI RICICLATI -

 - ELEFANTE CON FUSTI E TAPPI RICICLATI -


- ELEFANTE CON FUSTI E TAPPI RICICLATI -
- FANTASY HOUSE SARA -



COSA CI OCCORRE :

  • fustino di plastica del detersivo
  • tappi di plastica di varie forme e colori ( se sono monocolore li possiamo dipingere con le tempere )
  • fil di ferro ( per dare forma alla proboscide e le zanne dell' elefante )
  • cartoncino per realizzare le orecchie e le ciglia

REALIZZAZIONE:
  • lavare il fustino del detersivo;
  • fare un foro nel tappo del fustino e fissare un lembo del fil di ferro;
  • forare i tappi;
  • infilarli nel fil di ferro;
  • concludere con un tappo più grande e curvare il fil di ferro per fissare la proboscide e poi modellarla;
  • lo stesso procedimento va fatto per le zanne, mettendo come ultimi, due tappi a punta;
  • prendere un cartoncino, ritagliare un rettangolo, fare tanti piccoli tagli, lasciando 0,5 cm dal bordo del lato opposto per poter così ottenere tante listarelle unite;
  • incollare il cartoncino listellato sul bordo interno di un tappo, che, a sua volta dovrà essere incollato al fustino: il vostro occhio é pronto;
  • ripetere l' operazione anche per il secondo occhio;
  • prendere un cartoncino, disegnare e ritagliare due orecchie;
  • incollarle al fustino posteriormente;
  • il vostro elefante é pronto!!!



- FILASTROCCA DEL BLU -

 

- FANTASY HOUSE SARA -

- BALLO AL MOULIN DE LA GALETTE - PIERRE AUGUST RENOIR -

 - BALLO AL MOULIN DE LA GALETTE - Museo d'Orsay - Parigi (Francia) -


 - BALLO AL MOULIN DE LA GALETTE - PIERRE AUGUST RENOIR -
- FANTASY HOUSE SARA -


Autore: Pierre-Auguste Renoir

Data: 1876

Tecnica: olio su tela

Dimensioni: 131x175 cm


STORIA :

Il Bal au moulin de la Galette è una delle opere più note di Renoir ed è unanimemente considerato uno dei più alti capolavori del primo Impressionismo. Il dipinto, nonostante consegua risultati di grande freschezza e intensità, conobbe una gestazione molto elaborata, attentamente descritta dall'amico Georges Rivière nelle sue memorie Renoir et ses amis. Renoir pensava di dipingere uno spaccato di vita mondana parigina all'epoca della Belle Époque sin dal maggio 1876, e trovò nel Moulin de la Galette un soggetto che si prestava perfettamente alle sue esigenze. Il Moulin de la Galette era un locale molto amato dalla gioventù parigina, ottenuto dalla ristrutturazione di due mulini a vento abbandonati, e ubicato sulla sommità della collina di Montmartre. Il nome del locale, in particolare, si riferisce alle frittelle rustiche offerte come consumazione e comprese nel prezzo d'ingresso, che all'epoca era pari a venticinque centesimi di franco. Quando Renoir attendeva al dipinto il luogo brulicava di gente: erano moltissimi i giovani, artisti e non, che decidevano di trascorrere le loro domeniche pomeriggio al Moulin, per ballare, bere, discutere, o comunque trascorrere del tempo in compagnia e divertirsi.

Per accelerare l'esecuzione del dipinto già nell'aprile del 1875 Renoir aveva preso in affitto, a rue Cortot a Montmartre, un ampio studio consistente in due stanze enormi, un deposito dove accumulare i dipinti e un giardino descritto dal Rivière nei termini di un «parco incantevole e abbandonato».
 Ciononostante il pittore dovette comunque affrontare molte difficoltà, superandole solo grazie alla collaborazione di diversi amici, che lo aiutavano ogni giorno a trasportare la tela dal suo atelier al popolare locale, rischiando per di più di essere travolti dal vento. Per non mortificare la freschezza della sua verve pittorica, infatti, Renoir comprese che non poteva rinunciare al plein air: egli, tuttavia, completò la gestazione del dipinto nel suo studio a rue Cortot, senza per questo compromettere l'immediatezza percettiva dell'opera. Renoir frequentò il Moulin per ben sei mesi, nel tentativo di entrare in contatto «con quel piccolo mondo che ha un suo tipico aspetto e», come ricorda il fratello Edmond, «immerso nel turbinio di quella festa popolare, rende il movimento indiavolato con una verve che stordisce». Per le varie figure che popolano l'opera Renoir fece posare anche stavolta amici, conoscenti o perfino frequentatori assidui del locale.

Si trattava di una scommessa ardita, siccome era la prima volta che Renoir abdicava dalla raffigurazione di figure singole e si confrontava con una scena gremita di figure in movimento. L'opera fu presentata alla terza mostra degli Impressionisti del 1877 e suscitò un'accoglienza molto ondivaga: un critico del Moniteur Universel, ad esempio, criticò velenosamente la resa delle figure danzanti «su una superficie simile alle nubi violacee che oscurano il cielo in un giorno di tempesta». Di ben altro avviso era tuttavia il Rivière, il quale asserì entusiasticamente che Renoir aveva prodotto «una pagina di storia, un momento prezioso della vita parigina, di rigorosa esattezza». La tela era in effetti destinata a divenire una delle maggiori espressioni del cosiddetto «Impressionismo romantico», filone caratterizzato dalla raffigurazione di amori borghesi e particolarmente apprezzato dai collezionisti, specialmente americani. Il Bal au Moulin de la Galette, entrato in seguito a far parte della collezione di Gustave Caillebotte, venne consacrato all'ufficialità del museo nel 1896, quando fu acquisito dal musée du Luxembourg; presente al Louvre dal 1929, l'opera trovò nel 1986 la sua collocazione definitiva, venendo esposta al museo d'Orsay.


DESCRIZIONE :

Nel Bal au moulin de la Galette Renoir racconta un momento di vita popolare a Parigi, raffigurando un ballo domenicale che ha luogo nella terrazza alberata del Moulin de la Galette. Le varie figure che popolano la scena sono gaie, spensierate, e si lasciano travolgere pienamente dalle emozioni e dalla joie de vivre, godendosi il sole di un pomeriggio primaverile, l'eccellenza del vino francese, e il tempo sospeso dello stare insieme.

In primo piano notiamo una tavolata di persone colte in atteggiamenti vivi e naturali: le ragazze a sinistra sono radiose e stanno amorevolmente conversando con un giovane visto di spalle. Hanno già ordinato da bere, come si può notare dal tavolo ancora ingombro di bottiglie e di cristalli, e ora si stanno concedendo un ordinario momento di svago: basti pensare al ragazzo di destra, che sta contemplando la scena che gli si apre davanti con viva curiosità, o all'uomo con cilindro dietro di lui, colto mentre si sta saporitamente fumando una pipa. L'occhio dell'osservatore, dopo esser stato catturato da questa piacevole riunione di amici in festa, viene indirizzato verso lo sfondo dalla diagonale ascendente del dipinto, allineata lungo la tavola e lo schienale della sedia.

È proprio sullo sfondo, nella piazzetta del locale, che ha luogo un vorticoso ballo. Renoir coglie con grande sensibilità il movimento gioiosamente ondeggiante di quest'umanità festaiola e danzante, e sembra quasi che si possano udire il ritmo popolare e divertito suonato dalle fisarmoniche e dai clarinetti, le risate delle ragazze, e il chiacchiericcio degli avventori. A destra, infatti, si può notare una coppia allacciata che segue il ritmo acceso e passionale dell'orchestra e si cimenta in movimenti abili e roteanti, che non vediamo ma immaginiamo. I tocchi rapidi e sintetici di colore, che a una visione ravvicinata paiono frantumarsi in un accostamento senza senso, osservati alla giusta distanza acquistano maggiore suggestione e ricostruiscono agilmente la descrizione della piazzetta, gremita di appassionati ballerini e di scanzonati vitaioli, e la sua atmosfera vitale e chiassosa, inondata dalla luce tremolante del sole che penetra attraverso il fogliame.


TECNICA :

La tela, in effetti, riprende e porta al massimo grado di raffinatezza due degli elementi distintivi della poetica renoiriana. Renoir, infatti, non fa ricorso ad una preparazione disegnativa - in questo modo diminuirebbe la freschezza della sua verve pittorica - bensì sperimenta la nuova tecnica impressionista, impiegando pennellate rapide, sinuose e filamentose, così da frammentare la luce in piccole chiazzette di colore e restituire all'osservatore una sensazione di gioiosa vivacità. Magistrale è la resa della luce vibrante, che penetra attraverso il fogliame delle acacie soprastanti e si sofferma sugli oggetti e sugli abiti dei personaggi, inondandone talora i volti (come nel caso delle vesti seriche femminili). Per ricostruire la luce Renoir non fa affidamento alle ombre o ai toni scuri, bensì impiega puro colore: è in questo modo che le faville colorate dilagano su tutta la superficie pittorica, imprimendosi persino sul pavimento, screziato di striature rosacee e celesti. È facendo ricorso a questa tecnica che Renoir persegue l'espressione della massima luminosità dei colori, e per raggiungere il suo obiettivo arriva persino a dipingere ombre colorate: «Le ombre non sono nere», ripeteva, «nessuna ombra è nera. Ha sempre un colore. La natura conosce soltanto i colori: il bianco e il nero non sono colori».

Renoir riesce inoltre a cogliere il vorticoso ballo nella sua elegante fugacità, rispettando in pieno le prescrizioni dell'estetica baudelairiana.

Renoir riesce a infondere grande energia e vitalità nel suo dipinto, soprattutto nel concatenamento mobile delle figure, producendo così una delle testimonianze più preziose dell'ottimismo positivista e della spensieratezza che qualificavano la vita borghese parigina durante la Belle Époque.

- TENDENZE MODA PE 2021 - 2 -

 2. Tendenze moda PE21: Leisurewear


- LEISUREWEAR PE 2021 - MAX MARA -
- FANTASY HOUSE SARA -


Sulla scia del lockdown, le sfilate primavera estate 2021 danno una spinta al leisurewear.

 La lingerie si fa sempre  più in vista, le forme sono ampie e più comode che mai. 

Dagli abiti alle felpe ai pantaloni, tutto è pensato per essere indossato sia a casa che fuori, come dimostrano le sfilate di Dior, Max Mara e Alberta Ferretti.