giovedì 31 dicembre 2020

- HAPPY 2021 !!! -

Questo anno non ha bisogno di parole, commenti...

Tre parole per il 2021...SALUTE, LAVORO, SERENITA'...!!!


                                                                        - HAPPY 2021 -

                                                             - FANTASY HOUSE SARA -

- DOVE NASCONO I " FUOCHI D' ARTIFICIO " -

 

- ORIGINE DEI FUOCHI D' ARTIFICIO -
- FANTASY HOUSE SARA -

Storia di una tradizione nata in Cina e maturata in Italia

Sono poche le sostanze che, nella storia, possono vantare un impatto importante come l’invenzione della polvere da sparo. Come in molti di questi casi la sua scoperta avvenne in Cina e fu accidentale.

Esiste un credo popolare secondo cui i cinesi avrebbero usato questa polvere solo per la creazione di fuochi d’artificio. La realtà fu ben diversa. Poco dopo la sua scoperta la polvere nera venne impiegata per scopi militari. Questa preziosa scoperta venne gelosamente custodita dalla Cina per alcuni anni ma in poco tempo si diffuse in tutto il mondo.

Alchimia taoista e la scoperta della polvere da sparo

Per centinaia di anni gli alchimisti cinesi provarono sostanze di origine vegetale, animale e minerale alla ricerca di un magico elisir di lunga vita. Sotto il dominio della dinastia Tang 唐朝 (800 d.C.) un alchimista il cui nome è andato dimenticato scoprì che mescolando le giuste quantità di carbone, salnitro e zolfo si poteva ottenere una sostanza che, se riscaldata, poteva innescare un’esplosione. Certamente non garantiva l’immortalità, ma quell’esperimento non fu un completo fallimento. Per la prima volta il mondo assisteva alla creazione della polvere da sparo.

  

La polvere da sparo in Cina

Non pochi libri di storia scritti in occidente riportano che la polvere da sparo venne usata in Cina solo per la creazione di giochi di prestigio e fuochi d’artificio. Sicuramente questo non corrisponde al vero.

Inizialmente la “Polvere di Fuoco” 火藥 venne usata per celebrare feste e matrimoni. Compressa in un tubo ottenuto con un pezzo di bambù permetteva di ottenere diversi tipi di giochi pirotecnici. Bastarono solo pochi anni e il suo uso venne esteso alla tecnologia bellica.

Durante gli anni della Dinastia Song 宋朝 (900 d.C.) l’uso della polvere da sparo per scopi militari era comune. Viene riportato l’utilizzo di “Fuoco Volante” 飛火 contro il loro principale nemico: i Mongoli. Si trattava di frecce con un tubo di polvere da sparo legata all’asta, in grado di esplodere all’impatto seminando sicura distruzione e probabile panico tra le file di fanteria e cavalleria nemica. L’inventiva dei cinesi non si fermò qui, vennero costruite anche le prime granate a mano, rudimentali lanciafiamme e mine antiuomo. Solo con un leggero ritardo vennero costruiti i primi pezzi di vera e propria artiglieria medievale. I cannoni di epoca Song precedono di almeno 150 anni i loro corrispettivi europei.

  

Il segreto della polvere nera lascia la Cina

Preoccupati che il segreto della polvere da sparo potesse essere divulgato oltre i confini del Celeste Impero, il governo Song nel 1076 proibì la vendita di salnitro a qualunque straniero.

Ma il segreto non poteva essere trattenuto a lungo. Voci dell’esistenza di una tal prodigiosa sostanza arrivarono, attraverso la Via della Seta sino all’India, al medio oriente e infine all’Europa. Si pensa che possa esser stato proprio Marco Polo a trovare la “Polvere di Fuoco” in Medio Oriente e portare la scoperta indietro con sé sino a Venezia. In Europa nel 1267 viene riportata per la prima volta l’esistenza della polvere da sparo e risale al 1280 la prima ricetta dell’ormai nota polvere esplosiva. Il segreto aveva ormai raggiunto l’Occidente e il mondo era profondamente cambiato.

  

La polvere da sparo raggiunge l’Italia

Se i cinesi hanno il merito di averla inventata, il merito di aver portato i Fuochi d’Artificio alla loro massima espressione è sicuramente tutto italiano.

In Italia vennero inventati i primi razzi che sparati in aria potevano esplodere in cascate di colori brillanti in grado di illuminare la notte e meravigliare intere città. La scuola napoletana è sicuramente quella che, tra tutte, vanta la maggior identità pirotecnica. Ancora oggi in Italia è molto sentita e molte sono le manifestazioni pirotecniche di carattere internazionale che si tengono sul nostro territorio.

La materia dei fuochi artificiali è in continuo sviluppo. Per circa 2000 anni gli unici colori che si poterono utilizzare furono il giallo e l’arancione. Solo nel XIX secolo gli artigiani riuscirono ad introdurre il rosso, il verde e il blu. La pirotecnica ad oggi è lontana dalla perfezione, esistono problemi chimici irrisolti nella creazione di particolari tipi di colori che richiedono ancora l’impegno dei maestri di una tradizione antica, nata in Cina e maturata in Italia.



- LA STORIA DEL " BRINDISI" -

 

- FANTASY HOUSE SARA -


Il gesto del brindisi è ormai radicato nella cultura occidentale, ma le usanze che non appartengono alla nostra tradizione sono diverse. Il rituale gestuale e verbale del brindisi può essere più o meno elaborato o formale (alzare il bicchiere verso qualcuno o qualcosa e poi bere), è comunque un messaggio benevolo nei confronti della persona o della cosa presa in considerazione. La storia tuttavia ci racconta che non è sempre stato così: secondo alcuni studi, l'usanza del brindisi si è evoluta spinta dalla preoccupazione per possibili avvelenamenti; una pratica molto diffusa soprattutto nell'antichità (Roma e Grecia ne sono un esempio) e nel Medioevo. Si dice infatti, che l'usanza di scambiare il proprio bicchiere con quello altrui costituiva un segno di reciproca fiducia, così che prima di bere s'iniziava a sbattere il bicchiere verso quello dell'altro, scambiandone anche parte del contenuto. Secondo altri, la genesi del brindisi è da associarsi al XVII secolo ed esattamente alla consuetudine di aggiungere delle spezie alle bevande da parte di alcune dame dell'epoca. Da allora, gli uomini avrebbero usato il brindisi per catturare l'attenzione degli altri uomini e per ingraziarsi la stessa signora. Altri ancora ritengono che il brindisi sia un'usanza ancora più antica e che derivi dalle libagioni celebrate in onore di Dionisio, dio del vino. Il brindisi nell'antica Grecia avveniva in genere durante il simposio, e cioè alla fine del pasto. Aveva una connotazione rituale; era il momento della convivialità e incominciava con i sacrifici in onore degli dei: uno degli ospiti versava il vino a terra, mentre gli altri convitati pronunciavano una preghiera. Da più di cinquemila anni si brinda così. Chi conosce il vino, sentenzia Francois Rabelais,  celebre umanista e scrittore francese del XVI° secolo,  conosce la parola trink. Di fatto sono poche, pochissime, le varianti del rito. La letteratura, la musica, l'arte non ne danno quasi testimonianza. Per conoscerne alcune si deve ricorrere alle tradizioni popolari. Nei matrimoni tra ebrei, per esempio, si usa rompere il bicchiere dopo il brindisi a ricordo della distruzione del tempio di Gerusalemme. La stessa azione la si trova tra i popoli di religione ortodossa. Qui però cambia il valore simbolico. Per alcuni la rottura del bicchiere evoca la fine della vita celibe; per altri è l'anticipazione della lacerazione dell'imene della sposa. Il costume russo di lanciare all'indietro il bicchiere è spiegato come il gesto di liberarsi della ragione per cui si è brindato, in modo da lasciare spazio a un altro brindisi, a un'altra gioia. L'uso, abbastanza diffuso tra le popolazioni germaniche, di brindare guardandosi negli occhi, assume il significato di una partecipazione intensa e leale, nell'augurarsi reciproca salute e fortuna. Nella Repubblica Ceca questo brindisi è riservato ai maschi. Tra ragazzi e ragazze si usa invece brindare tenendosi mano nella mano e con la sinistra bere. La valenza simbolica non dovrebbe essere diversa da quella precedente. Un riferimento più marcato all'unione nuziale è il brindisi, diffuso soprattutto nel sud, di bere con le braccia intrecciate tra sposo e sposa.

Nella maggioranza dei casi tuttavia il brindisi si è svilito a rito meccanico. Gesto e parole hanno perso di significato. Le ragioni profonde del brindare non si riconoscono più, e il brindisi è diventato frase fatta, luogo comune, automatismo dell'inizio a bere. Cin cin, alasanté (à la santé), prosit (dal latino prodesse = giovare), lo stesso salute (impiegato tanto nei brindisi quanto dopo uno starnuto) sono usati a memoria, passivamente.

Di Cin Cin si sa che deriva dall'inglese chin chin, a sua volta derivato dal cinese ch'ing ch'ing, il cui significato è prego prego. Furono i marinai inglesi a introdurlo in Europa. Il grande linguista Bruno Migliorini per primo lo interpretò come parola onomatopeica, atta a riprodurre il suono dei due bicchieri che cozzano tra loro. Un'altra parola onomatopeica è usata nel brindisi polacco. Bevendo d'un fiato, gettando la testa indietro, si dice bach! quasi a riprodurre il suono della lingua schiacciata contro il palato.

Studi etnologici sul brindisi non sono stati ancora compiuti. O almeno non risultano nel vasto catalogo della biblioteca La Vigna di Vicenza, seconda al mondo, dopo quella di Berkeley (California), nella raccolta di libri sul vino. Vi è invece una ricca collezione di brindisi popolari, occasionali e di nessun valore letterario, pubblicati durante le Feste dell'Uva, promosse dal regime fascista. Fa eccezione un brindisi in lingua spagnola, tra i più interessanti che si conoscano: "Amor, salud y plata, y el tiempo para gustarlos". La sua bellezza è tutta nella sua saggezza. Potrebbe eleggersi a sintesi dei tanti brindisi colti, fin qui letti. Vi si augura l'amore, la salute e il denaro, ma non si dimentica di augurare il tempo libero, senza il quale né l'amore, né la salute, né il denaro valgono alcunché. Con rare eccezioni pare che tutto l'umano abbia trovato almeno una volta espressione in un brindisi. Sia esso atto letterario quanto nostro di ogni giorno, il brindisi ci lega ad un rituale antichissimo e ancestrale dei popoli, attraverso il quale il dono di bere vino si unisce ai nostri pensieri, alle nostre speranze, al nostro bisogno di "salute", cioè di "salvezza".

Uno studio francese ha dimostrato che sono più di quaranta i santi protettori del vino. Quello del brindisi potrebbe essere identificato in San Vincenzo. Era tradizione comporre dei giochi di parole con il suo nome. Alcuni di questi pare evochino proprio il brindare, come vin-cent, ossia l'augurio di bere per cent'anni, che si legge anche nell'Enrico IV di Shakespeare "io bevo all'amor mio caro, cuor contento cent'anni camperà!", e O vincent O, che si trovava sulle insegne dei cabaret e che si poteva leggere au vin sans eau e quindi interpretare, lunga vita "alla taverna del vino senz'acqua".

Quello del Capodanno lo conosciamo, in genere assume sempre una forma di augurio nei confronti dell'altro. Tuttavia, in alcune culture se da una parte è un gesto solenne e sentimentale, in altre può essere anche ironico e perfino osceno o offensivo. In Giappone prima d'iniziare a bere il celebre 'sake' si usa, come in Europa, fare un brindisi dicendo Kampai! Tuttavia, se siete in Giappone evitate di dire 'cin-cin', il cui significato è tutt'altro. Nei paesi di lingua inglese gli ospiti possono far intendere la loro approvazione ad un brindisi dicendo 'udite, udite' ("hear, hear"), seguito da una brevissima dedica. La persona onorata del brindisi però non deve bere, né tanto meno stare in piedi per ringraziare. Infatti, l'usanza è quella di farlo solo dopo la fine del brindisi, ringraziando colui che ha offerto da bere e non necessariamente contraccambiare. In Ungheria, non è visto di buon occhio fare un brindisi con la birra: la superstizione ha origine dai festeggiamenti fatti dagli austriaci durante la rivolta ungherese del XIX secolo, che pare siano stati fatti proprio con la birra. Anche nella storia del cinema i brindisi hanno avuto un ruolo importane. Qual' è il vostro film preferito dove il brindisi è diventato un cult?

James Bond( Sean Connery) in Missione Goldfinger afferma: ci sono cose che assolutamente non si devono fare, per esempio bere Dom Perignon del '53 a temperatura superiore a 4 gradi centigradi. Forse Sabrina, con la splendida Audrey Hepburn e il mitico Humphrey Bogart? O ancora Colazione da Tiffany, sempre con la deliziosa attrice britannica (ma belga di nascita, era infatti nata a Bruxelles), o ancora Amarcord o C’era una volta in America... sono davvero tante le situazioni immortalate nel grande schermo e diventate icona nel mondo del cinema. Salute allora!


Se volete farvi un viaggio in Europa e nel mondo attraverso i brindisi, non rimane che imparare un po' di terminologia, la bella figura sarà assicurata:

Se andate a Bologna: non una, ne due ma... cin cin cin cin cin cin

A Cagliari: saludi

Se andate a Varna o a Sofia, in Bulgaria: na zdrave

Praga: na zdraví

Dubrovnik o a Zagabria, in Croazia: živjeli

Copenhagen, e in tutta la Danimarca: skål

In Egitto: fee sihetak, bisochtak

A Tallinn, in Estonia: tervist

Ad Helsinki e in Lapponia: dove brinderete allo spettacolo della natura dicendo kippis

Parigi: santé

A Dublino e in tutta Irlanda: in gaelico slangiva e in irlandese sláinte.

Atene e in tutta la Grecia: eis igian, stin ijiasas, jamas.

In India: pro

A Londra: cheers

Reykjavik, in Islanda: skál

Riga, in Lettonia: uz veselibu

In libanese: Kessak

A Kaunas o Vilnius, in lituano: i sveikata

In Cina, in mandarino: yung sing e gan bei

A Oslo o a Tromsø in Norvegia per vedere il Sole di Mezzanotte e l'Aurora Boreale: skål

Amsterdam e Delft o Leida, in Olanda: proost, gezondheid

A Cracovia e a Danzica, in Polonia: na zdrowie

A Lisbona, in Portogallo: saúde

Nella splendida San Pietroburgo e a Mosca: dove il brindisi diventa vashe zdorovje

In Scozia: slainte

A Barcellona, a Madrid o a Valencia: salud

A Stoccolma, in Svezia: skål

A Berlino: prost, prosit

In Swahili: maisha marefu

Ad Istanbul: serefe

A Budapest, in ungherese: kedves egeszségedre



- TRADIZIONI DI CAPODANNO IN ITALIA E NEL MONDO -

 

- A CAPODANNO SI FESTEGGIA -
- FANTASY HOUSE SARA -

LE PIÙ BELLE TRADIZIONI DI CAPODANNO IN ITALIA 

Cominciamo con il nostro Paese, l’Italia. La tradizione di scambiarsi i regali durante le feste natalizie è solo uno dei tanti riti propiziatori in nome della prosperità dell’anno in arrivo. Ecco tutte le altre tradizioni da rispettare per chi trascorre il Capodanno in Italia. 

BRINDISI

Le bollicine sono un classico della notte di San Silvestro, per accogliere il nuovo anno con brio e accompagnare in modo frizzante i propri desideri. 

INTIMO ROSSO

La tradizione vuole che nell’ultima notte dell’anno si indossi qualcosa di rosso e di solito, soprattutto per le donne, questo coincide con un indumento intimo. Il rosso è un colore portafortuna, il colore dei desideri e dei buoni propositi. Non tutti sanno però che, per ottimizzarne l’efficacia, slip e reggiseni vanno buttati via il giorno dopo e non riciclati di anno in anno! 

LENTICCHIE

In Italia, il gran Cenone di fine anno prevede alla mezzanotte una porzione di cotechino e lenticchie. La carne di maiale, grassa per eccellenza, è simbolo di abbondanza mentre i famosi legumi sono dei portafortuna per via della loro forma, che ricorda le monetine. 

GETTARE LE COSE VECCHIE

Il senso è liberarsi del vecchio e far spazio al nuovo che avanza. In alcuni borghi e piccoli centri italiani ancora perdura l’usanza (decenni fa così in voga) di gettar via dalla finestra o dal balcone oggetti ormai inutilizzati e piatti vecchi. 

FUOCHI D’ARTIFICIO

I “botti” (in realtà poco ecologici, pericolosi e dannosi per gli animali), secondo la tradizione, servono a scacciar via gli spiriti maligni. È per questo che, allo scoccare della mezzanotte, c’è l’usanza di spararli in quantità. 

BACIO SOTTO AL VISCHIO

In ogni addobbo natalizio che si rispetti, il vischio fa sempre bella mostra di sé sulle porte delle nostre case. E in particolare sembra che scambiarsi un bacio innamorato sotto la sua supervisione sia di buon augurio per proteggere il proprio sentimento. 



TRADIZIONI DI CAPODANNO NEL MONDO

Sono davvero tante le usanze di Capodanno tramandate in tutti i Paesi del mondo. Qui proponiamo una selezione delle più belle e inusuali, con l’auspicio di viverle in prima persona almeno una volta nella vita! 

GIAPPONE

L’usanza nipponica prevede di festeggiare per tre giorni di seguito, di bere sake e di suonare il gong per 108 volte, per esaudire 108 desideri e scacciare 108 cose brutte.  

SPAGNA

Qui si usa mangiare 12 chicchi di uva all’arrivo del nuovo anno, tanti quanti i rintocchi fino alla mezzanotte, per ingraziarsi la fortuna. 

GRECIA

Durante la giornata del 31 dicembre, chiunque entri in una casa greca, deve rompere in due il frutto di un melograno e lasciar cadere i chicchi per terra. Quanti più ce ne saranno, tanto meglio sarà! 

GERMANIA

A Capodanno si imbandisce la tavola con i krapfen alla marmellata. Solo in uno viene messa della senape e rappresenta quello portafortuna per chi lo trova. In altre zone, c’è il rito della colata di piombo: si versa in un bicchiere di acqua e se assume forma sferica allora è un buon segno! 

INGHILTERRA

Qui c’è chi cerca di prendere frutta secca che galleggia nel liquore bollente e chi invece, per ingraziarsi il nuovo anno, balla all’interno di un cerchio formato da 13 candele accese. 

RUSSIA

Un’usanza carina è quella di aprire la porta di casa al dodicesimo rintocco della mezzanotte, per accogliere il nuovo anno con un sorriso. 

DANIMARCA

In Danimarca l’arrivo del nuovo anno si festeggia rompendo piatti di fronte alla porta di casa delle persone care. Divertente, certo, ma poi chi pulisce?

THAILANDIA

Un Paese suggestivo, in cui per il Capodanno si lanciano verso il cielo tantissime lanterne fatte con carta di riso e bambù. 

ECUADOR E PERÙ

Nei giorni precedenti al Capodanno si costruiscono fantocci di cartapesta da mettere davanti alla porta di casa. Rappresentano politici, personaggi vari o presenze moleste subite durante l’anno, che vengono bruciate al passaggio verso il nuovo anno. 

BRASILE

In spiaggia rigorosamente vestiti di bianco (che è il colore portafortuna) si cavalcano le prime sette onde del nuovo anno, in onore del mare e in segno di protezione verso i bambini. 

MESSICO

Qui per le vie della città si accendono fuochi, in cui gettare pietre e mestoli di legno. Il colore propizio è il giallo. 

ARGENTINA

In questo Paese l’usanza è di stracciare vecchi documenti e buttarli dalla finestra come coriandoli. 

BANGLADESH

Il Capodanno è il giorno più romantico dell’anno, come il nostro San Valentino, e infatti sono tanti i matrimoni che vengono celebrati in questa data. 

SINGAPORE

Qui ognuno scrive il proprio desiderio in una sfera bianca e a mezzanotte la lancia in mare. Sono migliaia, uno spettacolo unico ed emozionante! 

POLONIA

Anche in questo Paese l’usanza è di indossare biancheria nuova ma…rigorosamente senza staccare l’etichetta! 

TURCHIA

Non appena scocca la mezzanotte, tutti corrono ad aprire i rubinetti di casa per far scorrere l’acqua, sinonimo di benedizione e ricchezza. 


mercoledì 30 dicembre 2020

- REALIZZAZIONE OROLOGIO SISSI -

 Con la tecnica del FOTO TRANSFER, ispirata dalla mia splendida gattina, ho realizzato questo orologio...!!!


                                                                - OROLOGIO SISSI -    

                                                           - FANTASY HOUSE SARA -

- LA PRINCIPESSA DI CASA -

 SISSI...la nostra adorata gattina 'siberiana '...


                                                                             - SISSI -

                                                            - FANTASY HOUSE SARA -

lunedì 28 dicembre 2020

- LA LEPRE E LA TARTARUGA -

Un' altra bella favola di Esopo da condividere coi vostri bambini! 


  

                                                             - FANTASY HOUSE SARA -

- LA NEVE A CASA MIA -

 Io e mio figlio amiamo la neve...

Purezza, tranquillità, eleganza, libertà e...anche divertimento!!!


                                                                         - Fresonara (AL) -

                                                                 -FANTASY HOUSE SARA-











- LA NEVE E' LA NEVE -

Che meraviglia...!

- GUARDA LA NEVE-
- FANTASY HOUSE SARA -


- NEVICA!!! -

 Filastrocca sulla neve!!!

- LA NEVE -
- FANTASY HOUSE SARA -


- INVERNO -

E' inverno...

- INVERNO-
- FANTASY HOUSE SARA-



- TAVOLO FARMERS MARKET -

 Ecco un video che da un' idea in più su uno dei miei RESTYLING DEL MOBILE !


                                                        - TAVOLO FARMERS MARKET- 

                                                             - FANTASY HOUSE SARA-

- LA CICALA E LA FORMICA-


Prima di andare a dormire niente di meglio di una bella storia di Esopo da leggere o ascoltare coi propri bambini!




                                                        - FANTASY HOUSE SARA -

domenica 27 dicembre 2020

- IL MOVIMENTO E LA SALUTE -

 Camminare, camminare, camminare... quanti benefici!!!

- Movimento e salute- 
- FANTASY HOUSE SARA-




- SANE ABITUDINI -

 Piccole e semplici azioni quotidiane possono migliorare la nostra qualità di vita!

- Sane abitudini- 
-FANTASY HOUSE SARA-


- EMOZIONI ED ORGANISMO-

 Le nostre emozioni, il nostro modo di vivere influiscono significativamente sui nostri organi interni.

- Emozioni ed organismo- 
- FANTASY HOUSE SARA -


- LE VOCALI -

 Imparare le vocali divertendosi e allenando anche la memoria con questa simpatica filastrocca!!!


- Imparare le vocali in maniera divertente -
- FANTASY HOUSE SARA -


- EDUCAZIONE -

 Un modo semplice per spiegare che cos' é l' educazione ai BAMBINI e... rinfrescare la memoria agli ADULTI...

L' EDUCAZIONE VALE PER TUTTI, grandi e piccini!!!


- L' eduzione é sempre attuale -
- FANTASY HOUSE SARA-


- I GIORNI DELLA SETTIMANA -

 Insegna ai tuoi bambini i giorni della settimana creando dei cartoncini colorati con delle simpatiche rime scritte sopra che aiutano l' apprendimento.

- I GIORNI DELLA SETTIMANA-
- FANTASY HOUSE SARA-


- FILASTROCCA DELLA FRUTTA-

 Adoro stare coi bambini...

Io e mio figlio facciamo tantissime attività insieme...

LA CONOSCENZA FA LA DIFFERENZA!!!

- FILASTROCCA DELLA FRUTTA -
- FANTASY HOUSE SARA -


sabato 26 dicembre 2020

- MINESTRA MARITATA NAPOLETANA-

 

- MINESTRA MARITATA NAPOLETANA-
- FANTASY HOUSE SARA-


La minestra maritata è un piatto tipico della tradizione campana, cucinata durante il periodo invernale, perché calda e succulenta, è immancabile il giorno di Natale sulle tavole campane. La Minestra è definita maritata perché mai nessun matrimonio fu così perfetto, dove carni e verdure si sposano perfettamente tra di loro, uno dei matrimoni più riusciti in questo mondo.

E’ un piatto dalla lunga preparazione, e come ogni ricetta  tradizionale, porta con sè molte varianti da città in città, ma anche da casa a casa, ognuno con la propria ricetta e il proprio modo di prepararla, ma tutti non possono fare a meno di alcuni ingredienti fondamentali e insostituibili. La minestra maritata ha una preparazione molto lunga, ma la sua realizzazione non è così complessa come si pensa, un pò di attenzione e qualche cura dei dettagli e il risultato è ottimo.

Ingredienti:

Per le carni:

500 gr di cotenna di suino

350 gr di salsiccia

650 gr di costatine di maiale

550 gr di piedino di maiale

500 gr di gallina

Per le verdure:

650 gr di scarola riccia,

650 gr di cavolo nero

550 gr di cicoria

550 gr di bietola

Condimento:

sale, pepe nero, parmigiano reggiano, olio

Procedimento:

Iniziamo la preparazione della nostra minestra maritata, lunga ma non così tanto difficile come si pensa.

Tagliate la carne a pezzetti e il piedino dividetelo a metà.

Per non appesantire troppo il brodo, io preferisco fare due cotture diverse delle carni. Prendete due pentole capienti, riempitele di acqua, salate e calate la cipolla, il sedano e la carota. In una calate le carni più magre, nell’altra calate le carni più grasse, aspettano che cuciano per circa un’ora.

Una volta cotte, scolate le carni più grasse, eliminate le ossa e tagliatele a pezzi più o meno grandi a seconda del gusto, buttate l’acqua di cottura. Per le carni più magre invece, filtrate il brodo di cottura, e eliminate le ossa della carni, conservando solo la parte di carne.

Nel frattempo che il brodo di carne arrivi ad ebollizione, pulite le verdure, e cominciate a sbollentarle separatamente.

Lasciate intiepidire il brodo e ponetelo in frigorifero, ricoperto da pellicola per almeno 20 minuti ( la parte più grassa del brodo, tenderà a consolidarsi sulla superficie, eliminatela e riponete la pentola sul fuoco).

Calate tutte le carni, le verdure e lasciate cuocere per una mezzora, affinché gli ingredienti si sposino tra di loro, assaggiate e se necessario aggiustate di sale.

Spegnete, lasciate intiepidire per una ventina di minuti. Aggiungete il pepe e l’olio a crudo e servite con una gratta di parmigiano.

Buon appetito.

 



- COSA SI MANGIA A SANTO STEFANO-

 Santo Stefano è anche famosa come la giornata degli avanzi, il giorno in cui si mangia ciò che è rimasto dei giorni precedenti… MA A NAPOLI NON è PROPRIO COSI‘! Il giorno di Santo Stefano, giusto per tenersi leggeri, viene riservato alla minestra maritata, un misto di verdure di stagione in brodo di pollo. Però solo questo sarebbe troppo leggero, ed ecco che nel brodo si aggiungono le polpettine di carne e lo spezzatino di manzo bollito. Le verdure tipiche che si usano sono tipicamente cicora, scarole, verza e borragine, che ne conferisce una nota amarognola. La carne è tipicamente di maiale, con tracchie, salsicce e altri tagli.

Nella tradizione più antica invece del pane tostato si usano gli scagliuozzi, tipiche frittelle di farina di mais fritte dalla forma arrotondata, adagiate sul fondo del piatto.


- PERCHE' SI FESTEGGIA SANTO STEFANO-

 

- SANTO STEFANO -
- FANTASY HOUSE SARA -

Oggi, 26 dicembre, si festeggia Santo Stefano: si tratta di una festività segnata in rosso nel calendario che viene celebrata nella Chiesa cattolica e anche in alcune chiese protestanti, mentre quella Ortodossa celebra il santo il 27 dicembre. Sebbene per molti si tratti soltanto "del giorno dopo il Natale", quando consumare gli avanzi e trascorrere un altro giorno in famiglia, la festività ha un forte valore religioso. Santo Stefano, infatti, è il "protomartire", cioè il primo cristiano ad aver perso la vita per testimoniare la propria fede in Gesù Cristo.

Chi era Stefano

Stefano (morto a Gerusalemme nel 36 d.C.) è stato il primo dei sette diaconi scelti dalla comunità cristiana perché aiutassero gli apostoli nel ministero della fede. Il suo martirio è descritto negli Atti degli Apostoli dove appare evidente sia la sua chiamata al servizio dei discepoli sia il suo martirio, avvenuto per lapidazione, alla presenza di Saulo di Tarso che in seguito si convertì lungo la via di Damasco e diventerà San Paolo.

Il martirio

Il martirio viene raccontato così negli Atti degli Apostoli: "Stefano, pieno di Spirito Santo, fissando gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra [56]e disse: 'Ecco, io contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio'. Proruppero allora in grida altissime turandosi gli orecchi; poi si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero il loro mantello ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. E così lapidavano Stefano mentre pregava e diceva: 'Signore Gesù, accogli il mio spirito'. Poi piegò le ginocchia e gridò forte: 'Signore, non imputar loro questo peccato'. Detto questo, morì".

Il giorno dopo Natale

Il giorno di Santo Stefano è una festa nazionale in Austria, Città del Vaticano, Croazia, Danimarca, Germania, Irlanda, Italia, Romania, San Marino e Svizzera italiana. In Italia è diventato festivo nel 1947 ma non su richiesta della Chiesa: l'obiettivo era prolungare la festività natalizia in maniera che ci fossero due giorni consecutivi, così come è stato fatto per il Lunedì dell'Angelo, cioè la Pasquetta.


venerdì 25 dicembre 2020

- SERENO NATALE -

 Con questo bellissimo messaggio di Papa Francesco,

FANTASY HOUSE augura a tutti un sereno Natale!

- Sereno Natale -
- FANTASY HOUSE SARA-


giovedì 24 dicembre 2020

- FRUTTA E FANTASIA -

 Anche la frutta, se presentata con originalità, " dice la sua" !

- marshmallow, uva, banana, fragola e stuzzicadenti-
- FANTASY HOUSE SARA-


- banane, fragole, marshmallow per la punta del cappello,smarties per il naso e stuzzicadenti -
- FANTASY HOUSE SARA-

- SFIZIOSITA' -

Due antipasti semplici, semplici ma sfiziosi, adatti a questo periodo!


- pomodoro, mozzarella, olio extravergine d' oliva -
- FANTASY HOUSE SARA-


- carote, mozzarella, olive nere, stuzzicadenti-
- FANTASY HOUSE SARA -

- CHE BELLA TAVOLA! -

 Un modo insolito, simpatico e originale per presentare la tavola durante le feste natalizie!!!


- Tavolo natalizio originale -
- FANTASY HOUSE SARA-


- TAVOLO PALLET " ARTISTICO" -

Una delle mie ultime creazioni...

Bancale di pallet " rivisitato"... in " chiave artistica"...

Chalk paint, stuccoart, acquerellatura, transfer IOD e...tanta passione e creatività!!!




- TAVOLO PALLET " ARTISTICO " -
- FANTASY HOUSE SARA -






- TAVOLO PALLET " ARTISTICO " -
- FANTASY HOUSE SARA -




Il video...


                                                        - TAVOLO PALLET " ARTISTICO " -

                                                             - FANTASY HOUSE SARA -





- NATURA E ANIMALI..." I LOVE YOU" -

 Io e mio figlio amiamo la natura e gli animali...

Durante i nostri percorsi, facciamo spesso fotografie... per portarci a casa "il nostro vissuto"!!!






- Parco faunistico LA TORBIERA (NO) -
- FANTASY HOUSE SARA-


- IO E... LA MIA PASSIONE PER LA FOTOGRAFIA...-

 Le fotografie sono i ricordi della nostra vita...

- Monte Cervino (AO) -
- FANTASY HOUSE SARA-



mercoledì 23 dicembre 2020

- PALLINE COUNTRY- CHIC

 Lamelle di legno, patina bianca, fregi IOD, cera oro/ argento e glitter... per creare delle palline da uno stile meno classico...


                                               - PALLINE DI NATALE COUNTRY- CHIC -

                                                           - FANTASY HOUSE SARA -

- GHIRLANDA NATALIZIA CREATIVA -

 Una semplice ghirlanda natalizia dall' effetto molto piacevole.

Bastano rotoli di carta igienica e colla a caldo; per impreziosirla un fiocco.

I rotoli possono essere lasciati al naturale, colorati di verde con tempere, spruzzati con acrilico color oro...

Ognuno di noi la può personalizzare....spazio alla fantasia!!!

- Ghirlanda natalizia creativa -
- FANTASY HOUSE SARA -


- SWEET FABLE -

 

- La dolce storia di " FIOCCO DI NEVE" -
- FANTASY HOUSE SARA -

martedì 22 dicembre 2020

- UN CENTROTAVOLA NATALIZIO UN PO' ORIGINALE...-

 Zucca ornamentale ( di mia produzione), tronchetto di legno, pot pourri, folletto in ceramica, candelina, feltro e cotone per il cappello, colla a caldo e...creatività!!!



- Centrotavola natalizio-
- FANTASY HOUSE SARA -



- RUDOLPH LA RENNA DAL NASO ROSSO -

- Rudolph la renna dal "naso rosso" -
- FANTASY HOUSE SARA- 

 

Sai dove abitano le renne? Lassù nel nord, dove le notti sono più scure e più lunghe e la neve è molto più bianca che da noi. Ogni anno, Babbo Natale va in quel luogo per cercare gli animali più forti e più veloci per trasportare nell’aria la sua enorme slitta. Da quelle parti viveva una famiglia con cinque piccoli. Il più giovane rispondeva al nome di Rudolph ed era una piccola renna particolarmente vivace e curioso, infilava sempre il suo naso ovunque. Un naso che era molto particolare perché, quando il suo piccolo cuore di renna batteva un po’ più forte per l’agitazione, diventava rosso come il sole incandescente poco prima del tramonto. Ugualmente, se era allegro o arrabbiato, il naso di Rudolph si illuminava in tutto il suo splendore.

I suoi genitori ed i suoi fratelli si divertivano con il suo naso rosso, ma già all’asilo delle renne era diventato lo zimbello di tutti. “Questo è Rudolph con il naso rosso” così lo chiamavano e ballavano tutto intorno a lui, mentre lo indicavano con i loro piccoli zoccoli.

Anche alla scuola primaria, i suoi compagni continuarono a prenderlo in giro… Rudolph cercava con tutti i mezzi di nascondere il suo naso, a volte lo dipingeva con del colore nero, andava a giocare a nascondino con gli altri ed era contento che per stavolta non lo avevano scoperto. Ma nello stesso momento in cui si rallegrava, il suo naso cominciava ad illuminarsi cosi tanto che il colore si sfaldava! Un’altra volta si infilò nel naso un cappuccio nero di gomma, ma riusciva a respirare solo con la bocca e non appena iniziava a parlare sembrava che avesse una molletta attaccata al naso! I suoi compagni si tenevano la pancia dal ridere e Rudolph corse a casa a piangeva disperatamente. “Non giocherò mai più con questi stupidi” – diceva piangendo e le parole dei suoi genitori e dei suoi fratelli non riuscivano a consolarlo.

I giorni diventano più corti e, come ogni anno, si annunciava la visita di Babbo Natale. In tutte le famiglie di renne i ragazzi giovani e forti si facevano belli. Le loro pellicce venivano a lungo strigliate e spazzolate fino a che non brillavano, le corna venivano pulite con la neve finché non risplendevano alla fioca luce degli inverni del nord. E poi, finalmente, arrivò il momento.

In un piazzale gigantesco, dozzine di renne, impazienti e nervose, raspavano con i loro zoccoli emettendo richiami belli ed allo stesso tempo terrificanti per impressionare i concorrenti. Tra di loro c’era anche Rudolph, la cui forza ed il cui vigore erano superiori a quelli degli altri partecipanti. Puntualmente, al momento stabilito, Babbo Natale atterrò dal vicino paese di Natale, dove era la sua casa, con la sua slitta trainata solo da Donner, il suo fedele caporenna. Una neve leggera iniziò a cadere. Babbo Natale si mise subito al lavoro ed esaminò ogni animale, borbottando poche parole nella sua lunga barba bianca. A Rudolph sembrò un’eternità… Quando la fila arrivò a lui, il suo naso diventò incandescente per l’agitazione, quasi luminoso come il sole. Babbo Natale andò verso di lui, sorrise amichevolmente e scosse la testa. “Sei grande e robusto. E sei un bellissimo giovanotto – disse – ma purtroppo non posso sceglierti. I bambini si spaventerebbero a vederti”.

La tristezza ed il dolore di Rudolph non avevano limiti. Più veloce che poteva, corse attraverso il bosco e scalpitò ruggendo nella neve alta. I rumori e la luce rossa visibile da lontano attirarono una piccola Elfa. Prudentemente gli si avvicinò, gli posò una mano sulla spalla e chiese: ”Cosa ti è successo?”. “Guarda come brilla il mio naso. Nessuno ha bisogno di una renna con il naso rosso” rispose Rudolph. “Conosco bene questa sensazione” – disse la piccola Elfa -“io vorrei lavorare nel paese di Natale con tutti gli altri Elfi. Ma sempre, quando sono agitata, le mie orecchie iniziano a tremare. E le orecchie tremolanti non piacciono a Babbo Natale”. Rudolph sollevò lo sguardo, con gli zoccoli si asciugò le lacrime dagli occhi e vide una bellissima Elfa, le cui orecchie si muovevano qua e là al ritmo di un battito di ali. “Il mio nome è Herbie” – disse timidamente. E mentre si guardavano negli occhi, l’uno con un naso rosso scintillante, l’altra con le orecchie tremolanti che si muovevano a ritmo, scoppiarono a ridere all’improvviso e risero fintanto che non fece male loro la pancia. In quei giorni fecero amicizia e chiaccherarono ogni giorno. Con passi da gigante si avvicinava il tempo del Natale. In quei giorni, Herbie e Rudolph si incontravano spesso nel bosco.

Tutti erano cosi occupati con i preparativi per le feste natalizie, che nessuno faceva caso che il tempo, giorno dopo giorno, andava peggiorando. Due giorni prima di Natale, la Fata del Tempo consegnò a Babbo Natale il bollettino meteorologico. Questi, con il viso preoccupato alzò lo sguardo al cielo e sospirò rassegnato: “Quando domani attaccherò le renne, seduto sulla cassetta non riuscirò a vederle. Come potrò trovare la strada per arrivare alle case dei bambini?”. Quella notte non riuscì a dormire perché cercava di trovare una via d’uscita. Infine indossò il mantello, gli stivali ed il cappello, attaccò Donner alla slitta e si incamminò verso la Terra. “Forse troverò là una soluzione” pensò. Mentre iniziava a volare, si mise a nevicare con fitti fiocchi. Così fitti che Babbo Natale riusciva appena a vedere. C’era solo una luce rossa che illuminava così chiaramente che sembrava che davanti a lui ci fosse un’enorme quantità di gelato alla fragola (Babbo Natale amava il gelato alla fragola). “Salve” – disse – “che naso bellissimo ed eccezionale che hai! Sei proprio quello di cui ho bisogno. Che cosa ne pensi di correre davanti alla mia slitta e di mostrarmi così la strada per raggiungere i bambini?”. Appena Rudolph ascoltò le parole di Babbo Natale, per l’emozione gli cadde per terra l’albero di Natale che stava trasportando. Poi, lentamente, riprese il controllo di sé stesso. “Naturalmente, lo farò volentieri. Mi fa un enorme piacere”. Ma all’improvviso diventò molto triste. “Ma come faccio a trovare poi la strada per tornare indietro al paese di Natale, se nevica cosi fitto?” Mentre pronunciava quelle parole gli venne un’idea. “Torno subito” – disse – mentre già correva ad un veloce galoppo verso la strada del bosco, lasciando indietro uno stupito Babbo Natale. Pochi minuti dopo, tornò con una piccola Elfa con le orecchie tremolanti. “Lei può condurci indietro, Babbo Natale” – disse Rudolph indicando Herbie – “lei conosce la strada”. “Questa è una magnifica idea!” – tuonò Babbo Natale – “A più tardi.”

E così successe che, per Natale, Babbo Natale fosse accompagnato da una renna con il naso rosso e da un’elfa con le orecchie tremolanti. Rudolph il giorno successivo, per la sua bellissima azione, venne festeggiato da tutte le renne entusiaste. Il giorno successivo ballarono e cantavano:”Rudolph dal naso rosso sei entrato nella storia!”.

E deve essere stato proprio così, altrimenti nessuno avrebbe raccontato questa storia.


- FANTASY HOUSE SARA -


- IDEE PER NATALE...-

 Portatovaglioli e portabottiglie sulle nuance del bianco oro/argento realizzati da me con chalk paint, fregi IOD, cere.

- FANTASY HOUSE SARA -


- IL PETTIROSSO -

 Un bellissimo uccellino che " racchiude " una storia altrettanto bella...

- FANTASY HOUSE SARA -


lunedì 21 dicembre 2020

- SEMPLICI IDEE DA REALIZZARE...-

 Tre semplici idee da realizzare con i propri bambini...


- Foglio di carta, tempere "a dita" e mano del proprio bimbo
                        (anche il tronco può essere realizzato con le tempere così come la stella )

                                                          - FANTASY HOUSE SARA -


- 2 rotoli di carta igienica (uno leggermente accorciato, ritagliandolo con le forbici),
carta per rivestire i rotoli o tempere per colorarli, pon pon per il naso o pallina di polistirolo, o altro genere, colorata di rosso, occhietti adesivi o pennarelli per disegnarli, fili modellabili in ciniglia per le corna o semplicemente rametti di legno che servono anche per le zampine (inserite bucando il cartone oppure incollate con colla a caldo)
- FANTASY HOUSE SARA-




             - Piattino di carta per pancia e faccia del pupazzo, forbici, cartoncini nero e arancio per occhi, bocca e naso, marrone per le braccia, azzurro per il cappello, colla -
- FANTASY HOUSE SARA -









- CAMPANE DI NATALE -

 Bellissima storia...

- FANTASY HOUSE SARA-


domenica 20 dicembre 2020

- VOGLIA DI COLORARE-

Colora Babbo Natale, seguendo le indicazioni delle figure sottostanti il disegno! 

- FANTASY HOUSE SARA -


- LA PALLINA DI NATALE -

 Se non lo avessi letto, non lo avrei saputo...

Perché le palle di Natale?
- FANTASY HOUSE SARA -



- LA RICHIESTA DEI DONI...-

 Il camino, la letterina a Babbo Natale, le calze per la Befana appese...

tradizioni " INTRAMONTABILI" !!!


- Tradizioni " INTRAMONTABILI"-
- FANTASY HOUSE SARA -


giovedì 17 dicembre 2020

martedì 15 dicembre 2020

- LA " NATURA" AIUTA SEMPRE -

 Ecco alcuni benefici del miele... in cosmesi...


- FANTASY HOUSE SARA - PIEMONTE

- IL VERO " SENSO" DEL NATALE -

 Colora insieme ai tuoi bimbi questo splendido disegno...

il Presepe - FANTASY HOUSE SARA- 


- UN PO' DI " LUCE " CI VUOLE - ...

 Ecco alcune decorazioni natalizie realizzate da me.

Bottiglie decorate con tovaglioli, acrilici, craft rilievo, glitter.

A creare l' atmosfera...ci pensano le lucette led posizionate all' interno!!!








- bottiglie di vetro decorate a mano -
- FANTASY HOUSE SARA -