mercoledì 28 aprile 2021

- COSA STO FACENDO... -

 Mi sto " dividendo " tra un ORDINE DI BOMBONIERE e CORSI DI CANDELE ARTISTICHE...


- CORSO DI CANDELE ARTISTICHE -
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- CANDELE INCLUSORIE ORGANICO ( CAFFE' )-
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- CANDELE MOSAICO ( VETRO ) -
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- CANDELA FARFALLA - TRIS DI CERE -
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- PORTAPENNE O LAMPADA DI CERA CON EFFETTO MATERICO -
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A tutte queste manca solo la lucidatura!!!




- FANTASIA DI CANDELE -
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- QUADRI DI CERA -
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- QUADRI DI CERA -
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- OROLOGIO DI CERA -
- FANTASY HOIUSE SARA -



- CANDELA A SCATOLETTA REGALO -
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- CANDELA NASCITA -
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Queste sono ancora tutte da dipingere!!!



domenica 25 aprile 2021

- FRECCE TRICOLORE -

 Le Frecce tricolori hanno solcato il cielo di Roma, sopra l'Altare della Patria, disegnando i colori della bandiera in occasione della festa della Liberazione subito dopo la deposizione di una corona al Milite ignoto da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


- FRECCE TRICOLORI - LIBERAZIONE -
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- FRECCE TRICOLORE SU ROMA -

- BELLA CIAO -

Canto simbolo della Resistenza...

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- BELLA CIAO - 

- 25 APRILE - ITALO CALVINO -

- 25 APRILE - ITALO CALVINO -
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                                                            25 APRILE

Forse non farò

cose importanti,

ma la storia

è fatta di piccoli gesti anonimi,

forse domani morirò,

magari prima

di quel tedesco,

ma tutte le cose che farò

prima di morire

e la mia morte stessa

saranno pezzetti di storia,

e tutti i pensieri

che sto facendo adesso

influiscono

sulla mia storia di domani,

sulla storia di domani

del genere umano.

                ( ITALO CALVINO )

- 25 APRILE -

 

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Quando nasce la festa del 25 aprile e perché fu scelta proprio questa data e non invece quella che segnò la fine della Seconda Guerra Mondiale?


Domenica 25 aprile 2021 cade l'annuale festa della Liberazione, che celebra la sconfitta del nazifascismo durante la Seconda Guerra Mondiale ad opera delle forze partigiane e dell'esercito cobelligerante italiano. Ogni anno si ricorda in questa occasione la lotta che, a partire dall'8 settembre 1943, fu condotta contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e contro le truppe naziste d'occupazione.

I libri di storia insegnano che la resa definitiva delle forze nazifasciste presenti in Italia avvenne il 3 maggio, in seguito agli accordi siglati nella cosiddetta resa di Caserta, che sancì la fine della campagna d'Italia condotta dalle forze alleate e partigiane. La data del 25 aprile fu eletta a simbolo di questo evento perché rappresentò il momento nel quale il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI), il cui comando aveva sede a Milano, proclamò l'insurrezione generale di tutti i territori ancora occupati e chiese alle forze partigiane di imporre la resa ai presidi fascisti e nazisti prima dell'arrivo delle truppe alleate, che avevano sfondato la Linea Gotica e stavano avanzando attraverso la Pianura Padana.

La scelta del 25 aprile sottolinea dunque il ruolo essenziale svolto da moltissimi italiani, un fronte vastissimo che abbracciava le più svariate convinzioni politiche: anarchici e democristiani, comunisti e socialisti, monarchici, repubblicani e liberali, tutti uniti allo scopo di porre fine alla dittatura fascista e di scacciare l'occupante nazista.

La decisione di scegliere il 25 aprile come festa della Liberazione (detta anche anniversario della liberazione d'Italia), fu presa a guerra conclusa, il 22 aprile 1946. In quell'occasione il governo italiano provvisorio, guidato dal presidente del consiglio Alcide De Gasperi, stabilì con un decreto legislativo luogotenenziale che "a celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale". La ricorrenza venne festeggiata anche nei tre anni successivi e il 27 maggio 1949 la legge 260 la inserì stabilmente tra le feste nazionali, dunque con ricorrenza annuale.

Un chiarimento: il decreto del 1946 è chiamato luogotenenziale perché l'Italia era ancora una monarchia e dunque le leggi erano promulgate dal luogotenente del Regno d'Italia. In quel momento re Vittorio Emanuele III aveva infatti rinunciato all'esercizio effettivo delle funzioni monarchiche, delegando al figlio Umberto II il ruolo appunto di luogotenente, cioè di colui che esercita l'autorità reale in caso di assenza o di impedimento del legittimo re.




giovedì 22 aprile 2021

- EARTH DAY - DA COSTRUIRE -

Fai diventare la terra " animata "...


- FAI DIVENTARE LA TERRA " ANIMATA " -
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Colora tutte le parti in figura e poi, in corrispondenza dei fori, unisci braccia e gambe alla terra !!!

Buon divertimento!!!


- EARTH DAY - DA COLORARE -

 Buon disegno...


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- EARTH DAY 2021 -

 

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La Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) è la più grande manifestazione ambientale dedicata al Pianeta e si celebra ogni anno da 51 anni.

Nata nel 1970 per sensibilizzare il mondo all'importanza della conservazione delle risorse naturali della Terra, negli ultimi anni è riuscita a mobilitare oltre un miliardo di persone nei 193 Paesi dell’ONU coinvolti.

Oggi la Giornata Mondiale della Terra è diventato il più potente strumento di richiamo alla tutela del Pianeta in tutte le culture e per tutte le generazioni.

Come previsto dalle Nazioni Unite, l’Earth Day si celebra annualmente un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, il 22 aprile.

Earth Day 22 aprile 2021. Il tema: riparare il danno

Ogni edizione ha il suo tema.

Quello della Giornata Mondiale della Terra 2021 è Restore Our Earth: cioè ripariamo e riabilitiamo il Pianeta (dai danni già provocati).

L’intento, quindi, non è solo sensibilizzare l’umanità sulla necessità di ridurre l’impatto ambientale attraverso l’utilizzo di processi naturali, l’impiego di tecnologia verde e tecniche innovative. Ma anche quello di cercare di rimediare al danno già fatto.

Perché salvare la Terra non è più solo un’opzione, è una necessità.

Giornata della Terra 2021: le parole d'ordine

Parole d’ordine sono protezione e sostenibilità ambientale.

Gli obiettivi comuni, una maggior tutela e salvaguardia del pianeta.

 Una curiosità: in Italia, è attivo uno dei migliori comitati organizzativi del mondo, l'Earth Day Italia (la sede europea dell’Earth Day Network di Washington, l’ONG internazionale che promuove la Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite).



domenica 18 aprile 2021

- UNA DOMENICA POMERIGGIO SULL' ISOLA DELLA GRANDE - JATTE - GEORGE- PIERRE SEURAT -

 - Una Domenica Pomeriggio sull'Isola della Grande-Jatte, The Art Institute, Chicago (Usa)


-UNA DOMENICA POMERIGGIO SULL' ISOLA DELLA GRANDE-JATTE - SEURAT -
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Autore: George-Pierre Seurat

Data: 1883-1885

Tecnica: olio su tela

Dimensioni: 207,6x308 cm


DESCRIZIONE:

In un parco, sulle rive della Senna, Seurat dipinge la folla domenicale dei parigini. 

Donne con abiti tipici dell’epoca e di gran moda che passeggiano riparandosi con graziosi ombrellini. Poi, canottieri che riposano dopo la competizione e, quindi, bambini che giocano composti. Alcuni animali da compagnia seguono poi i loro padroni. Una coppia di signori borghesi porta una scimmietta al guinzaglio.

 La Senna infine scorre a sinistra e sull’acqua scivolano alcune piccole imbarcazioni.


ANALISI :

Il Puntinismo fu ideato da Georges Seurat per proporre un’alternativa formale all’impressione visiva.

 Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte inoltre è un dipinto che si basa sulle teorie cromatiche elaborate in ambito scientifico.

L’interesse principale di George Seurat era di approfondire la sua conoscenza sul comportamento della luce. Seurat inoltre è definito un artista Postimpressionista, quindi, interessato anche al recupero delle forme nei dipinti. Come gli impressionisti fu interessato ad applicare la ricerca scientifica condotta sul comportamento della luce. Diversamente da loro, invece, attuò il recupero di un preciso contorno per creare forme più definite. Il puntinismo che caratterizza la sua tecnica si basa sull’accostamento di punti di colore puro sulla tela. Le figure quindi sono ben circoscritte dalla vicinanza dei puntini.

I colori delle campiture che contengono le forme sono, poi, la risultante dei diversi puntini colorati secondo le mescolanze indicate dalla teoria cromatica dei primari e dei complementari. Infatti, sulla totalità dei colori emerge il verde chiaro e brillante del prato illuminato dal sole e il verde scuro delle zone d’ombra. In alto il cielo è coperto dalla chioma verde scura dei numerosi alberi che ricoprono il parco. La Senna è di un bel blu pieno di riflessi, mentre gli abiti dei parigini creano macchie di colore sparse tra gli alberi. Le forme vengono messe in evidenza da contrasti di chiarezza e di complementari.

Lo spazio e la profondità sono costruiti mediante la sovrapposizione delle forme e la progressiva diminuzione delle dimensioni degli oggetti.

Il corso della Senna crea un taglio compositivo sulla sinistra mentre i tronchi degli alberi scandiscono lo spazio come le colonne di un edificio.








- DIPINGERE CON UN " PALLONCINO " -

 Avete mai provato a dipingere con un palloncino pieno d' acqua ( il classico " gavettone ") ?


- DIPINGERE CON UN PALLONCINO -
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  • Prendere un palloncino, riempirlo con dell' acqua e chiuderlo con il classico nodo;
  • in una ciotola di plastica mettere delle tempere, in maniera casuale, del colore che si vuole ( vedi figura );
  • prendere un foglio da disegno ( bianco ) e, se si vuole, per maggior comodità, fissarlo al tavolo da lavoro con carta scotch;
  • inserire il palloncino nella ciotola dove c' é la tempera ( é importante che i 2/3 della base siano intrisi di colore );
  • adagiare il palloncino sul foglio di carta e compiere dei piccoli movimenti rotatori della base dello stesso per permettere al colore di espandersi e creare fantasie varie;
  • ora non resta che dare sfogo alla creatività per realizzare figure, le più svariate!!!


Un semplice esempio...


- BRUCO DIPINTO CON PALLONCINO -
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BUON DIVERTIMENTO!!!









giovedì 15 aprile 2021

- GELATO AL CIOCCOLATO KINDER -

Il gelato al cioccolato kinder oltre ad essere una ricetta golosa per grandi e piccoli, è un modo per riciclare il cioccolato avanzato dalle uova di Pasqua ( in alternativa, si possono usare le barrette ).


- GELATO AL CIOCCOLATO KINDER -
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INGREDIENTI :

  • 200 ml di latte
  • 300 ml di panna per dolci
  • 40 gr di zucchero
  • 120 gr di cioccolato kinder (70+50)

PREPARAZIONE :

Fate sciogliere in un pentolino il latte con lo zucchero ed il cioccolato kinder.


- GELATO AL CIOCCOLATO KINDER -
- FANTASY HOUSE SARA -

Aggiungete la panna.

Trasferite il composto in una ciotola dai bordi bassi e fate raffreddare in frigo per 2 ore.


- GELATO AL CIOCCOLATO KINDER -
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Versate il composto nella gelatiera ed impostate come da programma, lavorate per circa 15 minuti a velocità 1.

Un paio di minuti prima del termine dell' operazione, aggiungete i pezzetti di cioccolato o le barrette kinder tagliate a pezzettini e lavorate .

Servite subito il gelato al gusto kinder o , se lo volete più "gelato", mettete in freezer per due ore e poi servite.









- LE NINFEE - CLAUDE MONET -

 

- LE NINFEE - CLAUDE MONET -
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Autore: Claude Monet

Data: 1899 in poi

Tecnica: olio su tela

Dimensioni: differenti misure. Le Ninfee è una serie composta da 250 dipinti

Le ninfee si trovano sparpagliate in diversi musei, fra i quali la National Gallery (Londra), il Metropolitan Museum (New York) e la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea (Roma)


Nel 1883 Claude Monet si trasferì in una piccola casa colonica presso Giverny, a poca distanza da Parigi. In questo piacevole villaggio il pittore ebbe l'opportunità di coronare il suo sogno acquatico, ed intraprese l'allestimento di un giardino con emerocalle, iris sbircia, iris di Virginia, agapanti, bulbi, alberi di salice e molte altre piante. Particolarmente significativa per Monet fu l'apertura di un piccolo bacino fluviale colmo di ninfee, piante ornamentali che galleggiano sull'acqua rigenerandosi senza sosta, attraversabile con l'ausilio di un piccolo ponte di legno in stile giapponese che ne collega tuttora gli argini e circondato da un vero e proprio tripudio floreale: le Rose, gli iris, i tulipani, le campanule, i gladioli, i glicini e i salici piangenti erano solo alcune delle tante specie vegetali che ancor oggi fanno da cornice allo stagno in cui si trovano ninfee e giochi d'acqua.

In questo piccolo paradiso privato Monet trascorse felicemente il resto della sua vita, dipingendo incessantemente. Il motivo conduttore che accompagnò la maggioranza delle opere realizzate dalla fine degli anni novanta fino al 1926, anno di morte dell'artista, fu proprio quello delle ninfee, piante in grado di generare cangianti effetti di luce e di colore. Anche in questo caso Monet nell'esecuzione di questo monumentale ciclo si lasciò travolgere da un grande tormento creativo: egli, infatti, era costantemente inappagato dall'esito pittorico dei suoi dipinti, sui quali rigurgitava quell'insoddisfazione che, se da una parte aveva oppresso perennemente la sua carriera artistica, dall'altra lo spronava ad inseguire nuove idee e nuovi spunti. 

Le Ninfee, tuttavia, sono lodevoli anche perché hanno ormai abbandonato ogni costrizione della forma, ogni limitazione della composizione e dei «doveri» descrittivi della scena. Monet, in questo modo, è riuscito ad andare oltre ogni concezione figurativa a lui contemporanea, imprimendo nelle proprie tele una forza che trascende l'Impressionismo stesso verso approdi di visionarietà astrattista. Se negli anni passati i paesaggi monetiani si strutturavano su impaginazioni di ampio respiro, per le Ninfee Monet mostra di prediligere campi medi e primi piani, privi della linea di orizzonte o di un qualsivoglia riferimento spaziale. Sono le ninfee a ricoprire interamente lo spazio pittorico: il cielo scompare, o meglio appare fugacemente, intravisto, nei riflessi equorei emanati dall'acqua dello stagno. Lo sguardo, in questo modo, si inabissa in uno spazio che, in quanto privo di punti di riferimento sicuri, appare infinito, «abissale», senza né inizio né fine, e al contempo astratto, in quanto «svincolato da un rapporto riconoscibile con la realtà oggettiva». Lo sforzo cerebrale che l'osservatore deve spesso compiere per discernere le piante dai vari riflessi fissati sull'acqua è assolutamente notevole: è per questo motivo che le varie Ninfee si pongono a contatto tra la realtà fenomenica e quella metafisica, o - per ricondurre la questione in termini artistici - tra l'impressionismo e la pittura astratta.

Questo mutamento stilistico è osservabile anche su un piano più strettamente cromatico. Il colore, rispetto al passato, è depositato sulla tela per mezzo di pennellate lunghe, filamentose, quasi sinuose. Queste opere che presentano impressioni allo stato puro, depurate come sono da intenti narrativi, consentono al pittore di scegliere intonazioni cromatiche precise a seconda del suo preciso modo di sentire: abbiamo infatti ninfee rosa, blu, ma anche versioni dove la tavolozza vira su tonalità esangui (come i verdolini o gialli tenui) o, magari, su colori profondi e cupi. Di particolare interesse, poi, è il colore delle corolle delle ninfee, le quali - in quanto bianche - mutano la propria vibrazione cromatica in ragione dell'intensità luminosa della luce e dell'invisibile cielo, secondo un concerto timbrico che non è nient'altro che la reinterpretazione del concetto delle «ombre colorate», già applicato negli esordi. È così che l'acqua stagnante sulla quale si verifica la fluttuazione instabile delle ninfee - talora turbata dal sopraggiungere di improvvise folate di vento o dalla caduta di un ramoscello d'erba (difficili da captare per un occhio inesperto) - eroga molteplici percezioni di colori, secondo una mappa cromatica di sfumature azzurrine, rosa, verdi riproposta dal pittore nei quadri appartenenti alla serie de Lo stagno delle ninfee, concepita come un'armonia di colori dove a prevalere sono tonalità talora rilassanti, talora squillanti.


- LE NINFEE- CLAUDE MONET -
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- ULISSE E POLIFEMO -

 LA LEGGENDA DI POLIFEMO


- ULISSE E POLIFEMO -
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La leggenda del gigante Polifemo è narrata nell’Odissea di Omero.

Ulisse, dopo aver perduto la strada di ritorno ad Itaca, approda nella terra dei ciclopi, sproporzionati figure umane con un occhio solo.

Ulisse, a capo di 12 uomini decide di entrare nella grotta del ciclope, che nel frattempo teneva a bada il suo gregge nelle verdi vallate.

Gli achei iniziarono a divorare la gran quantità di cibo che trovarono all’interno della grotta, fino a quando il ciclope non tornò nella sua dimora. Trovati gli uomini seduti al suo banchetto, irato per il saccheggio, ne divorò due. Quindi chiuse gli altri nella caverna.

Ulisse, meditando vendetta, offrì in dono il vino che aveva portato con sé dalla nave: Polifemo accettò di buon grado la bevanda, gustandone in gran quantità. Ormai ubriaco, chiese ad Ulisse il suo nome, ed egli rispose: “il mio nome è Nessuno”. Quando il gigante si addormentò, Ulisse vendicò i suoi compagni accecandolo con una grande trave di legno incandescente.

Polifemo gridò come un pazzo e cercava senza riuscirci, a prendere qualche Acheo. Allora spostò il grande masso che chiudeva l’entrata, sicuro che Ulisse e i suoi uomini sarebbero scappati. Questi però si legarono sotto il ventre dei montoni che uscirono non appena Polifemo spostò la gigantesca pietra.

Ulisse e i suoi compagni corsero veloci verso le navi che ormeggiavano sulla costa e quando gli altri ciclopi accorsero in aiuto di Polifemo e chiesero chi compì il suo accecamento lui rispondeva: “Nessuno, è stato Nessuno”.

Viste le navi che prendevano il largo, gli altri ciclopi spiegarono a Polifemo della fuga di Ulisse. Il ciclope, furioso e rosso di ira, stacco dal terreno tre grossi massi e li scagliò verso il mare, nel tentativo, vano, di abbattere le navi greche.

Questi tre immensi massi, i faraglioni, sono rimasti immobili e immutati, ancora ammirabili  oggi  nelle acque che bagnano Aci Trezza.





mercoledì 14 aprile 2021

- ARACNE, LA TESSITRICE CHE SFIDO' ATENA -

- ARACNE, LA TESSITRICE CHE SFIDO' ATENA -
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A Colofone, nella regione della Lidia, viveva Aracne, una giovane e valente tessitrice. Era figlia di un tintore, presso la cui bottega la piccola aveva presto intuito la sua passione per l’arte della tessitura.

Aracne era diventata così brava e famosa già da giovanissima, che dai paesi vicini arrivavano spesso visitatori per ammirare le sue tele. Non solo era una fine tessitrice, ma anche aveva gusto nella scelta dei temi da ricamare con maestria. Passare ore e ore al telaio era, per lei, una gioia infinita nonché motivo di crescente orgoglio: i complimenti fioccavano senza sosta, quindi la ragazza diventava sempre più sicura della preziosità della sua arte.

Un giorno, forse presa da imprudente euforia, dichiarò alle altre lavoranti: «Ragazze, credo di esser diventata talmente brava che nemmeno Atena in persona riuscirebbe a creare meraviglie più speciali delle mie! Anzi, potrei sfidare la Dea in una gara di tessitura, e vincerla!»

Le colleghe la guardarono sbigottite e sperarono che quelle parole non arrivassero mai mai alle orecchie di Atena, ché – dovete sapere – oltre a essere magistrale tessitrice e protettrice delle arti del ricamo, aveva anche un bel caratterino: certo non avrebbe accolto di buon grado la sfrontatezza della giovane mortale.

Atena venne quasi subito a conoscenza delle parole di Aracne e le giudicò  oltraggiose. Anche Atena era ammirata per la bravura della ragazza, più e più volte s’era fermata – non vista – a contemplare compiaciuta le tele della sua protetta, però l’affronto di una sfida era davvero troppo difficile da digerire. In virtù, comunque, dei buoni sentimenti che le ispirava la fanciulla, fece un piccolo tentativo per far desistere la ragazza dalla sua folle idea.

Atena, sotto mentite spoglie di una vecchia mendicante, arrivò a Colofone e si recò nella bottega del padre della fanciulla.Fra un filato e un ricamo, Atena scorse la tessitrice e, con fare affettuoso e suadente, le si avvicinò e le disse: «Mia cara, la fama che ti precede è poca cosa rispetto alla bellezza dei tuoi lavori. Vengo qui a porgerti i miei complimenti. Ho saputo, però, che vorresti indire una gara pubblica per sfidare la Dea protettrice delle arti tessili… Sei davvero sicura che sia una buona idea? Fossi in te, e te lo dico con affetto materno, mi accontenterei di essere la migliore tessitrice fra le mortali, ma eviterei di suscitare lo sdegno di Atena.»

Aracne, forte della sua bravura e della tracotanza tipica della giovane età, guardando la vecchina, sorrise di compassione e disse: “Sono contenta delle tue parole, oh vecchia, ma non temo confronti, né con umani né con Dei. Anzi, secondo me Atena – che già avrà saputo della mia sfida – non accetterà per paura di perderla!”. 

Atena, a quel punto, ebbe un moto di rabbia, si rivelò in tutta la sua divina potenza e disse alla ragazza che avrebbe gareggiato contro di lei.

E gara di tessitura fu.

Una di fronte all’altra, la Dea e la mortale iniziarono a tessere le loro tele.

La prima scelse di rappresentare se stessa e la magnificenza dei suoi poteri.

La seconda, invece, utilizzò le sue matasse di filo per disegnare gli amori, gli inganni e le colpe di alcuni dei.

Finito il lavoro, fra lo stupore del pubblico, la stessa Atena ammise che la tela di Aracne era decisamente più spettacolare della sua: i personaggi parevano pronti a sbucar fuori dal ricamo per compiere le azioni in cui erano stati immortalati protagonisti. Ma la ragazza non fece in tempo a raccogliere il plauso, che la Dea fece la tela in mille pezzi e colpì con una spola la testa della povera ragazza.

La fanciulla si sentì umiliata da quella iraconda reazione e, con la fronte sanguinante, fuggì via per il bosco. Ancora sconvolta dalla scena, decise di mettere fine alla sua vita impiccandosi ad un albero.

Nel frattempo, mentre stava per esalare – penzoloni dall’albero – l’ultimo respiro, fu raggiunta da Atena che, non soddisfatta, lanciò una maledizione alla giovane: «Viva resterai, malvagia, e continuerai a tessere la tela, appesa così come stai ora a questo albero. Non userai più le mani, però, per tessere, bensì il filo che ti scivolerà dalla bocca per sempre. Così tu, e tutta la tua discendenza.»

E fu così che Aracne divenne un grosso ragno, la cui stirpe fu destinata per l’eternità a tessere tele su tele; su orride e stecchite zampine, penzolando giù per il filo uscente dalla bocca, i ragni scontano ancora oggi l’ira di Atena contro la loro valente ma presuntuosa genitrice.


 

- IN QUESTO GIORNO ACCADDE... - 2 -

 14 APRILE 1928 :


- DIRIGIBILE ITALIA -
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Il 14 aprile 1928 a Milano decolla il dirigibile Italia diretto al Polo Nord.

Questa storia inizia qualche anno prima con il Norge, spedizione italiana, americana e norvegese guidata, tra gli altri, dall’ingegnere Umberto Nobile. A causa delle tempeste, ci si dovette accontentare di lanciare le tre bandiere dai finestrini. Il regime fascista fiutò l’affare e spronò un replay tutto italiano dell’impresa; con l’auspicio che, questa volta, il tricolore sarebbe stato ben piazzato tra i ghiacci polari. 

Il dirigibile Italia partì da Milano nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1928, ma non sarà una storia a lieto fine.

Umberto Nobile sarà tra i pochi sopravvissuti e, al ritorno in patria, lo attenderà solo l’isolamento generalizzato. Tornerà dopo la fine della guerra e, tra il ’46 e il ’48, farà parte dell’Assemblea Costituente. 

È grazie ad un suo emendamento che nell’Articolo 9 è scritto che l’Italia promuove la ricerca scientifica e tecnica.




- IN QUESTO GIORNO ACCADDE... -

 14 APRILE 1912 :



- TITANIC - 
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Oceano Atlantico:

il transatlantico Titanic nel corso del suo viaggio inaugurale urtò contro un iceberg; affonderà nelle prime ore del 15 aprile.

Secondo di un trio di transatlantici, il Titanic, assieme ai suoi due gemelli RMS Olympic e HMHS Britannic, era stato progettato per offrire un collegamento settimanale di linea con l'America e garantire il dominio delle rotte oceaniche alla White Star Line. Costruito presso i cantieri Harland and Wolff di Belfast, il Titanic rappresentava la massima espressione della tecnologia navale del tempo ed era il più grande e lussuoso transatlantico del mondo. 

L'impatto con l'iceberg provocò l'apertura di alcune falle sotto la linea di galleggiamento, allagando i primi 5 compartimenti stagni del transatlantico, che 2 ore e 40 minuti più tardi provocarono l'inabissamento della nave (alle 2:20 del 15 aprile), facendola spezzare in due. Nel naufragio persero la vita tra le 1490 e le 1523 persone, compresi i membri dell'equipaggio.

La quasi totalità dei 706 superstiti risultò consistere nelle persone che avevano preso posto sulle lance, mentre pochissimi furono i sopravvissuti tra quanti si trovavano a bordo del Titanic nella fase finale del naufragio. La temperatura era di circa 0 °C e tutti coloro che erano in mare avrebbero potuto resistere al massimo 10 minuti prima di assiderarsi. Infatti, gran parte dei naufraghi morì appunto per ipotermia e non per annegamento, dato che quasi tutti indossavano il giubbotto salvagente.

- COME UTILIZZARE IL CIOCCOLATO DELLE UOVA DI PASQUA AVANZATO - 2 -

 Ecco un' altra ricetta per riciclare le uova del cioccolato Kinder !!!

MUFFIN AL CIOCCOLATO KINDER :


- MUFFIN AL CIOCCOLATO KINDER -
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INGREDIENTI :

  250 gr di farina

  120 gr di zucchero

  70 gr di burro

  250 gr di yogurt alla vaniglia

  1 bustina di lievito per dolci

  1 bustina di vanillina

  2 uova

  200 gr di barrette Kinder (oppure di cioccolato di uova di Pasqua Kinder )


PREPARAZIONE:

In una terrina mescolate la farina, il lievito per dolci e la vanillina.

A parte, lavorate a crema il burro con lo zucchero.


- MUFFIN AL CIOCCOLATO KINDER -
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Aggiungete le uova alla crema di burro e amalgamate il tutto.


- MUFFIN AL CIOCCOLATO KINDER -
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Versate l'impasto liquido in quello secco, come di solito nella preparazione dei muffin, e mescolate delicatamente.


- MUFFIN AL CIOCCOLATO KINDER -
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Aggiungere all'impasto lo yogurt e mescolare fino a formare un composto omogeneo.


- MUFFIN AL CIOCCOLATO KINDER -
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Aggiungete all'impasto dei muffin il cioccolato Kinder tagliato a pezzetti e amalgamate il tutto delicatamente.


- MUFFIN AL CIOCCOLATO KINDER -
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Imburrate e infarinate gli stampini per muffin e riempiteli per 3/4 della loro altezza.


- MUFFIN AL CIOCCOLATO KINDER -
- FANTASY HOUSE SARA -

Infornate i muffin al Kinder a 180°C e cuoceteli per 20 minuti circa.


- MUFFIN AL CIOCCOLATO KINDER -
- FANTASY HOUSE SARA -


Sfornate i muffin, lasciateli raffreddare e serviteli.
















- COME UTILIZZARE IL CIOCCOLATO DELLE UOVA DI PASQUA AVANZATO - 1 -

 TORTA CON CIOCCOLATO AL LATTE :

La Torta con cioccolato al latte è una ciambella alta e soffice dal sapore eccezionale, perfetta per riciclare in poco tempo tutto il cioccolato al latte avanzato delle uova di Pasqua.


- TORTA CON CIOCCOLATO LA LATTE -
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INGREDIENTI

250 g di cioccolato al latte (più 50 g circa decorare)

3 uova a temperatura ambiemte

120 g di zucchero

120 g di burro (o 100 ml di olio di semi di arachidi)

250 g di farina 00

180 g di latte

1 pizzico di sale

1 bustina di lievito per dolci



PREPARAZIONE :

1. In un pentolino fate sciogliere il cioccolato con il burro a fiamma molto bassa, mescolando di tanto in tanto. A parte montate con le fruste elettriche le uova con lo zucchero fino a quando non triplicano di volume e diventano soffici e spumose, ci vorranno circa 4-5 minuti.

- TORTA AL CIOCCOLATO AL LATTE - 
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2. Mescolando a velocità bassa unite il latte a filo, la farina setacciata con il lievito, il pizzico di sale ed il cioccolato fuso intiepidito. Versate il composto in uno stampo a ciambella da 22/24 cm imburrato ed infarinato.

- TORTA AL CIOCCOLATO AL LATTE -
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3. Mettete sopra tanti piccoli pezzetti di cioccolato (circa 50 g) ed infornate a 180° statico per circa 40-45 minuti, fate sempre la prova stecchino che deve uscire asciutto. Sformate e servite decorando con pezzetti di cioccolato e una spolverata di zucchero a velo.

- TORTA ALCIOCCOLATO AL LATTE -
- FANTASY HOUSE SARA -



NOTE:

-Conservatela in un porta torta, resta soffice a lungo.
-Se volete farla con cioccolato fondente aumentate lo zucchero a 150 g.
-Se usate l'olio, fate fondere il cioccolato a bagnomaria o al microonde ed aggiungete l'olio di semi dopo il latte prima della farina.
-Potete farla anche in uno stampo tondo da 24 cm in quel caso i tempi di cottura aumentano di circa 10 minuti.









lunedì 12 aprile 2021

- TAVOLINO " EDOARDO " - THE KING LION -

Finalmente, sono riuscita a realizzare il tavolino da abbinare alla sedia ( che ho postato precedentemente ).

Tanto studio, tecnica e passione…tutte in un tavolino!!!

Decapatura multicolor con chalk paint, decoupage e paint art su carta, stencil art, ombreggiature, giochi di pennelli, rulli, palmi di mani…imperfezioni del legno studiate per fare l’ effetto giraffa’…

Qui c’é massima espressione di creatività e conoscenza di tecniche abbinate in maniera armonica!!!










- TAVOLINO " EDOARDO "- THE KING LION -
- FANTASY HOUSE SARA -








- TAVOLINO " EDOARDO "- THE KING LION -
- FANTASY HOUSE SARA -





- TAVOLINO " EDOARDO "- THE KING LION -
- FANTASY HOUSE SARA -







- TAVOLINO " EDOARDO " - THE KING LION -
- FANTASY HOUSE SARA -









- TAVOLINO " EDOARDO "- THE KING LION -
- FANTASY HOUSE SARA -







Il video di presentazione :

                                           - TAVOLINO " EDOARDO "- THE KING LION -

                                                         - FANTASY HOUSE SARA -



Per ulteriori info :









 






venerdì 9 aprile 2021

- BOMBONIERE DEBORA - NOZZE D' ORO -

 Tre tipologie di bomboniere, tra cui scegliere, per festeggiare un traguardo molto importante... LE NOZZE D' ORO !!!


- BOMBONIERE DEBORA- NOZZE D' ORO -
- FANTASY HOUSE SARA -




- TIPO A -
- FANTASY HOUSE SARA -




- TIPO B -
- FANTASY HOUSE SARA -




- TIPO C -
- FANTASY HOUSE SARA -


Ecco il video...


                                            - BOMBONIERE DEBORA - NOZZE D' ORO -
                                                           - FANTASY HOUSE SARA -


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