SAN VALENTINO - LA STORIA -
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San Valentino, la cosiddetta «festa degli innamorati», si celebra ogni anno il 14 febbraio. Anche se nei secoli si sono sovrapposte leggende diverse, secondo la tesi più accreditata la ricorrenza vede nella figura di papa Gelasio I quella del promotore della cristianizzazione dei Lupercalia, gli antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Fauno, nella sua accezione di Luperco come protettore del bestiame (dai lupi) e dei campi. Nel 496 d.C., non riuscendo a cancellare questo culto pagano, la Chiesa decise di abolire questa celebrazione, decretando che venisse seguito il culto di San Valentino, come ricorda la Bbc.
Nato a Interamna Nahars, l’attuale Terni, nel 176 d.C., Valentino era un vescovo romano che era stato martirizzato. Fu scelto come patrono degli innamorati poiché la leggenda narra che egli fu il primo religioso che celebrò l’unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana. Difendendo, quindi, la libera scelta del compagno. Si distinse anche, durante la sua opera di evangelizzazione, come guaritore degli epilettici.
La ricorrenza, come la conosciamo oggi, è più recente e fa riferimento a dei bigliettini d’amore che Carlo duca d’Orleans scrisse nel XV secolo — mentre era prigioniero nella torre di Londra dopo la sconfitta alla battaglia di Agincourt (1415, nell’ambito della Guerra dei cent’anni) — alla moglie, chiamandola «dolce Valentina» (appellativo che si ritrova anche nell’Amleto di Shakespeare del 1601, quando Ofelia canta: “Domani è san Valentino e, appena sul far del giorno, io che son fanciulla busserò alla tua finestra, voglio essere la tua Valentina”, ndr).
Il biglietto d’amore, il cosiddetto «valentine», trovò la massima fortuna con la sua commercializzazione, voluta dall’imprenditrice statunitense Esther Howland.
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