giovedì 25 marzo 2021

- DANTEDI' - 25 MARZO 2021 -

 DANTEDI' - L'Italia celebra il Sommo Poeta - 


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25 marzo 2021 

Oggi è il Dantedì, la giornata nazionale dedicata al Sommo Poeta Dante Alighieri (1265-1321). La  ricorrenza è stata istituita dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel 2020. La scelta  del giorno non è casuale: il 25 marzo è la data che i dantisti riconoscono come l'inizio del viaggio nell'aldilà descritto  letterariamente nella "Divina Commedia". Quest'anno il Dantedì ha una valenza simbolica ancora maggiore, perché cade in occasione del settimo centenario della morte del padre della lingua italiana, che in tutta Italia, per tutto il 2021, viene celebrato con centinaia di  eventi.     

Sig. Presidente Mattarella: lezione di coerenza per tutti.

Da Dante arriva a noi una lezione di coerenza che vale per tutti, politici compresi, perché non si può andare contro la propria coscienza. Ed una delle sue eredità più importanti è nel dilemma fra giustizia e compassione. Il  presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,  riflette sul messaggio e la statura, pur invitando a non attualizzarlo a tutti i costi, perché la grandezza di Dante è nella sua capacità di trascendere il suo tempo "e di fornire indicazioni, messaggi e insegnamenti validi per sempre". E la sua universalità e bellezza vanno ricercate" proprio nella particolare attitudine di penetrare nel profondo nell'animo umano, descrivendone in modo coinvolgente moti, sentimenti, emozioni". I vizi che Dante descrive, spiega infatti il presidente, la tendenza al peccato, secondo la sua concezione filosofica e religiosa, sono gli stessi dall'inizio della storia dell'uomo: avidità, smania di potere, violenza, cupidigia. E "la Commedia ci attrae, ci affascina, ci interroga ancora oggi perché ci parla di noi". Dell'essenza più profonda dell'uomo, "fatta di debolezze, cadute, nobiltà e generosità". 

Dante è l'idea stessa di Italia 

Il Dantedì, ha evidenziato Franceschini,ministro della cultura, è "una giornata per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante. Dante ricorda molte cose che ci tengono insieme: Dante è l'unità del Paese, Dante è la lingua italiana, Dante è l'idea stessa di Italia".        

Francesco Benigni legge Dante al Quirinale 

In occasione delle celebrazioni per il Dantedì, il 25 marzo, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del ministro della Cultura, Dario Franceschini,  Roberto Benigni ha letto il XXV Canto del Paradiso nel Salone dei Corazzieri al Quirinale.

Il premio Oscar rende omaggio al Dante poeta: "Il 25 marzo è la data in cui inizia il suo viaggio nei tre regni dell'oltretomba, l'avventura più bella della poesia di tutti i tempi. Dante ha scritto il Paradiso per condurre alla felicità gli uomini: il fine di questa sublime cantica è il compimento del desiderio infinito che abbiamo, ognuno di noi, di immedesimarci con la realtà divina". Dante ha scritto il Paradiso "per rimuovere le persone dallo stato di tristezza, di miseria, di povertà  nel quale si trovano e condurli a uno stato di felicità. Voleva la  felicità. Cos'è la felicità per Dante? Il fine del Paradiso è il desiderio infinito che ognuno di noi ha di immedesimarsi, di  ricongiungersi con la realtà divina". "Ognuno di noi -ha detto Benigni- sente che dentro c'è una scintilla  immortale, e Dante lo sa. Dopo aver letto il Paradiso, se lo si legge lasciandosi andare, non si guardano più le altre persone con  distrazione o indifferenza, ma come scrigni di un mistero, depositarie di un destino immenso", ha aggiunto l'attore. 





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