venerdì 14 maggio 2021

JENNER E LA VACCINAZIONE ANTI-VAIOLO

14 MAGGIO 1796 

Edward Jenner somministra la prima vaccinazione anti-vaiolo -


JENNER E LA VACCINAZIONE ANTI-VAIOLO
- FANTASY HOUSE SARA -

Il vaccino del vaiolo, il primo vaccino efficace mai sviluppato, è stato introdotto da Edward Jenner nel 1796.

 Jenner aveva notato che le mungitrici che si erano infettate con il vaiolo bovino, in seguito non sviluppavano più il vaiolo, il che mostrava come l'inoculazione di vaiolo bovino proteggesse contro il vaiolo.

 Il termine vaccino deriva dalla parola variolae vaccinae (cioè vaiolo della vacca), il termine ideato da Jenner per indicare il vaiolo bovino. Il termine vaccinazione sostituì presto la dizione inoculazione da vaiolo della mucca, e fu usato per la prima volta in un documento che fu dato alle stampe da un amico di Jenner, Richard Dunning, nel 1800. Inizialmente, il termine vaccino/vaccinazione fu riservato al solo vaiolo, ma nel 1881 Louis Pasteur propose di onorare la scoperta di Jenner utilizzando il termine anche per le nuove e future vaccinazioni.

Nel 1796, Sarah Nelmes, una lattaia locale, contrasse il vaiolo bovino e andò da Jenner per il trattamento. Jenner colse l'occasione per testare la sua teoria. Egli infatti inoculò James Phipps, di otto anni, figlio del suo giardiniere, con il materiale prelevato dalle lesioni vaiolo bovino che aveva colpito Sarah. Dopo un lieve rialzo febbrile e aver sviluppato la lesione locale, come per altro preventivato, James recuperò prontamente la salute in un paio di giorni. Circa due mesi dopo Jenner inoculò James su entrambe le braccia con materiale prelevato da un caso di vaiolo, senza che si verificasse alcun effetto: il ragazzo era immune al vaiolo.


Il vaccino del vaiolo è una preparazione liofilizzata contenente un adeguato ceppo di virus vaccinico attenuato ottenuto dalle lesioni cutanee prodotte dall'infezione indotta in vitelli sani. Il vaccino liofilizzato si presenta come un agglomerato di colore giallo o grigiastro che tende a frammentarsi per agitazione. Negli USA, allo scopo di eliminare la contaminazione batterica durante il processo di preparazione, possono essere aggiunti antibiotici che risultano poi presenti in tracce nel vaccino ricostituito.

Il vaccino del vaiolo veniva somministrato entro il secondo anno di vita con un richiamo in età scolare (6-8 anni). In Italia era prevista una successiva vaccinazione nei militari di leva.

Il vaccino può essere somministrato per via sottocutanea in scarificazioni cutanee nella regione superiore del braccio sinistro, immediatamente al di sopra l'inserzione del muscolo deltoide. La scarificazione può essere ottenuta mediante la tecnica delle pressioni multiple oppure con un adatto iniettore che inocula il vaccino a pressione (jet injection). Per inoculare il vaccino nelle scarificazioni cutanee si usa una dose da 0,1 mL sia per la prima sia per la seconda vaccinazione, mentre usando la tecnica della pressione multipla sono sufficienti 10 microiniezioni da 0,01 mL sia per la prima vaccinazione che per il richiamo.

Negli anni '80 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato la completa eradicazione del vaiolo a livello mondiale e dal 1986 ha raccomandato la distruzione delle riserve globali di vaccino entro il 1993, dal momento che l'ultimo caso endemico si era verificato 10 anni prima. 

Tuttavia il virus del vaiolo non è stato completamente distrutto. Nel mondo se ne conservavano dei campioni in almeno due laboratori: uno presso il Centers for Disease Control and Prevention ad Atlanta, in Georgia (USA) e uno presso il Centro statale di ricerca sulla virologia e la biotecnologia (VECTOR) a Koltsovo in Russia. Ufficialmente, queste nazioni giustificano il mantenimento e la conservazione dei loro campioni di vaiolo considerando prematura la distruzione del virus in caso di una eventuale guerra biologica, per motivi di ricerca e nel caso in cui, in futuro, venissero scoperti eventuali focolai originati da qualche sconosciuto serbatoio naturale di vaiolo.

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